7 Il Signore ha punito il popolo d’Israele ma è stato più severo con i suoi oppressori. Non lo ha distrutto, come invece ha fatto con quelli che volevano annientarlo.
8 Lo ha castigato e cacciato via, lontano dalla sua terra. Lo ha travolto con la stessa forza di un turbine di vento che viene da oriente.
9 Ma i peccati del popolo saranno perdonati. Allora verranno abbattuti gli altari degli idoli, le loro pietre andranno in polvere come calce. Non resterà in piedi nessun altare e nessun palo sacro.
10 La città fortificata è in rovina, in una solitudine di deserto. È diventata un luogo di pascolo, dove possono sdraiarsi e nutrirsi i vitelli.
11 I rami degli alberi sono secchi e spezzati, e le donne li raccolgono come legna per il fuoco. Israele è un popolo davvero privo di senno: ha costretto Dio, il suo creatore, a non avere pietà di lui né a usargli misericordia.
12 Quel giorno, o Israeliti, dal fiume Eufrate ai confini dell’Egitto, il Signore vi radunerà a uno a uno, come si raccolgono le spighe.
13 Quel giorno, la grande tromba suonerà per chiamare a raccolta dall’Assiria e dall’Egitto tutti gli Israeliti in esilio. Essi verranno e adoreranno il Signore sulla sua santa montagna, a Gerusalemme.