1 In quel tempo si lesse in presenza del popolo il libro di Mosè, e vi si trovò scritto che l'Ammonita e il Moabita non debbono mai in perpetuo entrare nella raunanza di Dio,
2 perché non eran venuti incontro ai figliuoli d'Israele con del pane e dell'acqua, e perché aveano prezzolato a loro danno Balaam, per maledirli; ma il nostro Iddio convertì la maledizione in benedizione.
3 E quando il popolo ebbe udita la legge, separò da Israele ogni elemento straniero.
4 Or prima di questo, il sacerdote Eliascib, ch'era preposto alle camere della casa del nostro Dio ed era parente di Tobia,
5 avea messo a disposizione di quest'ultimo una camera grande là dove, prima d'allora, si riponevano le offerte, l'incenso, gli utensili, la decima del grano, del vino e dell'olio, tutto ciò che spettava per legge ai Leviti, ai cantori, ai portinai, e la parte che se ne prelevava per i sacerdoti.