1 PERCIÒ, o uomo, chiunque tu sii, che giudichi, tu sei inescusabile; perciocchè, in ciò che giudichi altrui, tu condanni te stesso; poichè tu che giudichi fai le medesime cose.
2 Or noi sappiamo che il giudicio di Dio è, secondo verità, sopra coloro che fanno cotali cose.
3 E stimi tu questo, o uomo, che giudichi coloro che fanno cotali cose, e le fai, che tu scamperai il giudicio di Dio?
4 Ovvero, sprezzi tu le ricchezze della sua benignità, e della sua pazienza, e lentezza ad adirarsi; non conoscendo che la benignità di Dio ti trae a ravvedimento?
5 Là dove tu, per la tua durezza, e cuore che non sa ravvedersi, ti ammassi a guisa di tesoro ira, nel giorno dell’ira, e della manifestazione del giusto giudicio di Dio.
6 Il quale renderà a ciascuno secondo le sue opere;
7 cioè: la vita eterna a coloro che, con perseveranza in buone opere, procaccian gloria, onore, ed immortalità.