2 Perché questa meravigliosa notizia, è stata data a noi come a quelli che vissero al tempo di Mosè. A loro, però, non giovò, perché dopo averla udita, non vi prestarono fede.
3 Noi, invece che abbiamo creduto in Dio, possiamo entrare nel luogo del suo riposo, quel «riposo» a proposito del quale Dio disse: «Quando mi sono adirato ho giurato che quelli che non credono in me non vi entreranno mai!» Così parlò il Signore, benché avesse già preparato tutto e fosse in loro attesa fin dalla creazione del mondo.
4 Sappiamo che Dio è pronto e aspetta, perché in un punto della Scrittura, a proposito del settimo giorno, si dice: «E il settimo giorno della creazione, dopo aver finito tutte le sue opere, Dio si riposò».
5 Nonostante ciò, Dio ha detto: «Non entreranno mai nel luogo del mio riposo!»
6 La promessa di Dio però rimane ed è riservata ad alcuni. E siccome quelli ai quali per primi fu annunciata la buona notizia non vi entrarono, perché avevano disubbidito,
7 ecco che Dio fissa un nuovo giorno per entrarvi: oggi. Come abbiamo già detto, lo annunciò con queste parole per mezzo del re Davide, molti anni dopo il primo fallimento dellʼuomo: «Oggi, se udite la sua voce, non siate duri di cuore».
8 Questo nuovo luogo di riposo di cui Dio parla, non è la terra di Israele in cui Giosuè condusse gli Ebrei. In tal caso Dio non avrebbe più parlato dʼun altro giorno per entrarvi.