20 «Questo è il sangue che segna lʼinizio del patto fra voi e Dio, il patto che Dio mi ha ordinato di fare con voi».
21 E nello stesso modo, spruzzò di sangue il tabernacolo e tutti gli oggetti che servivano per il culto.
22 Così possiamo dire che, secondo il vecchio patto basato sulle leggi di Mosè, quasi ogni cosa veniva purificata col sangue, perché senza spargimento di sangue non cʼè perdono dei peccati.
23 Questa è la ragione per cui il tabernacolo qui in terra e tutto ciò che conteneva, cose che sono soltanto una immagine della realtà del cielo, dovettero essere purificate da Mosè in quel modo, per mezzo del sangue di animali. Ma era necessario che anche le stesse realtà del cielo fossero purificate con sacrifici molto più preziosi.
24 Infatti, Cristo non è entrato in un santuario terreno, che è solo una immagine del vero tempio in cielo. Egli è entrato proprio nel cielo, per essere ora il nostro avvocato davanti a Dio.
25 Non vi è entrato per offrire se stesso più volte, come fa il sommo sacerdote qui sulla terra, che ogni anno offre il sangue di animali nel Luogo Santissimo.
26 In tal caso, sarebbe dovuto morire più volte, dalla creazione del mondo in poi. Invece no! Cristo è venuto una volta per tutte, ora che siamo alla fine dei tempi, per eliminare il peccato per sempre, morendo per noi.