3 piú felice degli uni e degli altri è colui che non è ancora venuto all'esistenza, e non ha ancora visto le azioni malvagie che si commettono sotto il sole.
4 Ho anche visto che ogni fatica e ogni buona riuscita nel lavoro provocano invidia dell'uno contro l'altro. Anche questo è vanità, un correre dietro al vento.
5 Lo stolto incrocia le braccia e divora la sua carne.
6 Vale piú una mano piena, con riposo, che entrambe le mani piene, con travaglio e corsa dietro al vento.
7 Ho anche visto un'altra vanità sotto il sole:
8 un tale è solo, senza nessuno che gli stia vicino; non ha né figlio né fratello, e tuttavia si affatica senza fine, i suoi occhi non si saziano mai di ricchezze. Non riflette: «Ma per chi dunque mi affatico e mi privo di ogni bene?» Anche questa è una vanità, un'ingrata occupazione.
9 Due valgono piú di uno solo, perché sono ben ricompensati della loro fatica.