1 Al direttore del coro. Sopra «i gigli». Dei figli di Core. Cantico. Canto d’amore.Mi ferve in cuore una parola soave; io dico: «L’opera mia è per il re; la mia lingua sarà come la penna di un abile scrittore».
2 Tu sei bello, più bello di tutti i figli degli uomini; le tue parole sono piene di grazia; perciò Dio ti ha benedetto in eterno.
3 Cingi la spada al tuo fianco, o prode; vèstiti della tua gloria e del tuo splendore.
4 Avanza maestoso sul carro, per la causa della verità, della clemenza e della giustizia; la tua destra compia cose tremende.
5 Le tue frecce sono acuminate; i popoli cadranno sotto di te; esse penetreranno nel cuore dei nemici del re.
6 Il tuo trono, o Dio, dura in eterno; lo scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia.
7 Tu ami la giustizia e detesti l’empietà. Perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto d’olio di letizia; ti ha preferito ai tuoi compagni.