21 I suoi servitori gli dissero: «Che cosa fai? Quando il bambino era ancora vivo digiunavi e piangevi; ora che è morto, ti alzi e mangi!»
22 Egli rispose: «Quando il bambino era ancora vivo, digiunavo e piangevo, perché dicevo: “Chissà che il Signore non abbia pietà di me e il bambino non resti in vita?” Ma ora che è morto, perché dovrei digiunare?
23 Posso forse farlo ritornare? Io andrò da lui, ma egli non ritornerà da me!»
24 Poi Davide consolò Bat-Sceba sua moglie, entrò da lei e si unì a lei; lei partorì un figlio che chiamò Salomone.
25 Il Signore amò Salomone e mandò il profeta Natan che lo chiamò Iedidia, a motivo dell’amore che il Signore gli portava.
26 Ioab assediò Rabba dei figli di Ammon, s’impadronì della città reale
27 e inviò dei messaggeri a Davide per dirgli: «Ho assalito Rabba e mi sono già impossessato della città delle acque.