22 Voi sapete che egli ha dato buona prova di sé, perché ha servito con me la causa del vangelo, come un figlio con il proprio padre.
23 Spero dunque di mandarvelo appena avrò visto come andrà a finire la mia situazione;
24 ma ho fiducia nel Signore di poter venire presto anch’io.
25 Però ho ritenuto necessario mandarvi Epafròdito, mio fratello, mio compagno di lavoro e di lotta, inviatomi da voi per provvedere alle mie necessità;
26 egli aveva un gran desiderio di vedervi tutti ed era preoccupato perché avevate saputo della sua malattia.
27 È stato ammalato, infatti, e ben vicino alla morte, ma Dio ha avuto pietà di lui; e non soltanto di lui, ma anche di me, perché io non avessi dolore su dolore.
28 Perciò ve l’ho mandato con gran premura, affinché vedendolo di nuovo vi rallegriate, e anch’io sia meno afflitto.