15 Or ecco quel che concerne gli operai presi e comandati dal re Salomone per costruire la casa dell’Eterno e la sua propria casa, Millo e le mura di Gerusalemme, Hatsor, Meghiddo e Ghezer.
16 Faraone, re d’Egitto, era salito a impadronirsi di Ghezer, l’avea data alle fiamme, ed avea ucciso i Cananei che abitavano la città; poi l’aveva data per dote alla sua figliuola, moglie di Salomone.
17 E Salomone ricostruì Ghezer, Beth-Horon inferiore,
18 Baalath e Tadmor nella parte deserta del paese,
19 tutte le città di rifornimento che gli appartenevano, le città per i suoi carri, le città per i suoi cavalieri, insomma tutto quello che gli piacque di costruire a Gerusalemme, al Libano e in tutto il paese del suo dominio.
20 Di tutta la popolazione ch’era rimasta degli Amorei, degli Hittei, dei Ferezei, degli Hivvei e dei Gebusei, che non erano de’ figliuoli d’Israele,
21 vale a dire dei loro discendenti ch’eran rimasti dopo di loro nel paese e che gl’Israeliti non avean potuto votare allo sterminio, Salomone fece tanti servi per le comandate; e tali son rimasti fino al dì d’oggi.