4 E ho visto che ogni fatica e ogni buona riuscita nel lavoro provocano invidia dell’uno contro l’altro. Anche questo è vanità e un correr dietro al vento.
5 Lo stolto incrocia le braccia e mangia la sua propria carne.
6 Val meglio una mano piena di riposo, che ambo le mani piene di travaglio e di corsa dietro al vento.
7 E ho visto anche un’altra vanità sotto il sole:
8 un tale è solo, senz’alcuno che gli stia da presso; non ha né figlio né fratello, e nondimeno s’affatica senza fine, e i suoi occhi non si sazian mai di ricchezze. E non riflette: Ma per chi dunque m’affatico e privo l’anima mia d’ogni bene? Anche questa è una vanità e un’ingrata occupazione.
9 Due valgon meglio d’un solo, perché sono ben ricompensati della loro fatica.
10 Poiché, se l’uno cade, l’altro rialza il suo compagno; ma guai a colui ch’è solo, e cade senz’avere un altro che lo rialzi!