2 Le città d’Aroer sono abbandonate; son lasciate alle mandre che vi si riposano e niuno le spaventa.
3 Non vi sarà più fortezza in Efraim né reame in Damasco; e del residuo di Siria avverrà quel ch’è avvenuto della gloria de’ figliuoli d’Israele, dice l’Eterno degli eserciti.
4 In quel giorno, la gloria di Giacobbe sarà menomata, e la pinguedine del suo corpo dimagrerà.
5 Avverrà come quando il mietitore raccoglie il grano, e col braccio falcia le spighe; avverrà come quando si raccolgon le spighe nella valle di Refaim.
6 Vi rimarrà qualcosa da spigolare, come quando si scuote l’ulivo restan due o tre ulive nelle cime più alte, quattro o cinque nei rami più carichi, dice l’Eterno, l’Iddio d’Israele.
7 In quel giorno, l’uomo volgerà lo sguardo verso il suo Creatore, e i suoi occhi guarderanno al Santo d’Israele;
8 e non volgerà più lo sguardo verso gli altari, opera delle sue mani; e non guarderà più a quel che le sue dite han fatto, agl’idoli d’Astarte e alle colonne solari.