16 Anche a Roma e a Sparta si venne a sapere che Giònata era morto: tutti ne provarono un grande dispiacere.
17 Quando poi fu noto che suo fratello Simone era diventato sommo sacerdote al suo posto e teneva saldamente in mano il paese con tutte le sue città,
18 gli scrissero una lettera incisa su tavole di bronzo. Intendevano così rinnovare con lui l’amicizia e l’alleanza fatta in passato con i suoi fratelli Giuda e Giònata.
19 Quella lettera fu letta in Gerusalemme dinanzi all’assemblea del popolo.
20 Ecco il testo della lettera mandata dagli Spartani:«Le autorità e i cittadini di Sparta salutano fraternamente Simone, sommo sacerdote, i capi del popolo, i sacerdoti e tutto il popolo ebreo.
21 I vostri messaggeri ci hanno fatto sapere che siete un popolo pieno di onori e ricco di gloria. La loro venuta ci ha fatto molto piacere.
22 Le cose che ci hanno riferito le abbiamo registrate negli atti pubblici. Eccone il testo:«“Numenio, figlio di Antioco, e Antìpatro, figlio di Giasone, messaggeri degli Ebrei, sono venuti per rinnovare con noi la loro amicizia.