2 Cronache 33:13-19 TILCD

13 e pregò il Signore di avere pietà di lui. Dio accolse la sua preghiera ed ebbe pietà di lui. Lo fece ritornare sul trono a Gerusalemme e, da allora, Manasse riconobbe che solo il Signore è Dio.

14 Tornato a Gerusalemme, Manasse fece costruire un muro di difesa molto alto all’esterno della Città di Davide. A ovest della fonte di Ghicon il muro costeggiava il torrente Cedron fino alla ∆porta dei Pesci e circondava il quartiere dell’Ofel. Inoltre stabilì posti di guardia in tutte le città fortificate del territorio di Giuda.

15 Eliminò i santuari di altre divinità, la statua che lui stesso aveva posto nel tempio e gli altari che aveva fatto costruire sulla collina del tempio e in Gerusalemme. Fece gettare le macerie fuori della città.

16 Restaurò, invece, l’altare del Signore e fece offrire sacrifici di ringraziamento e celebrare banchetti sacri. Impose in tutto il regno il culto del Signore Dio d’Israele.

17 Il popolo, però, continuò a offrire sacrifici sulle colline, seppure solo al Signore suo Dio.

18 Il resto della vita di Manasse è raccontato nella ‘Storia dei re d’Israele’. In questa storia si leggono anche le parole che i profeti gli indirizzarono da parte del Signore Dio d’Israele e la preghiera che Manasse rivolse a Dio.

19 Nel libro intitolato ‘Storia dei Profeti’ si descrive come egli pregò e come Dio lo ascoltò e si racconta la storia della sua infedeltà e delle sue colpe. Infine si trova l’elenco delle località nelle quali, prima di riconoscere i suoi errori, egli aveva costruito santuari sulle colline, pali sacri e statue di idoli.