18 Avuta quella prova del coraggio degli Ebrei, il re Antioco tentò di occupare la Giudea con astuzia.
19 Attaccò Bet-Sur, una fortezza ebraica molto solida, ma gli Ebrei lo respinsero e il suo esercito fu sconfitto e decimato.
20 Nel frattempo, Giuda aveva procurato agli assediati il necessario per resistere.
21 Purtroppo però vi fu, tra i soldati ebrei, un certo Ròdoco, che rivelò i loro segreti militari ai nemici. Ma fu scoperto e quindi arrestato e giustiziato.
22 Allora, per la seconda volta, il re Antioco fu costretto a trattative con i soldati ebrei che difendevano Bet-Sur. Fece proposte di pace, concluse un accordo e partì. Poi attaccò l’esercito di Giuda, ma fu sconfitto.
23 Il re, alla sua partenza, aveva lasciato ad Antiòchia, Filippo, come responsabile degli affari. Ma proprio allora venne a sapere che Filippo si era ribellato e ne restò sconvolto. Convocò gli Ebrei e fece con essi trattative di pace. Accettò le loro richieste e giurò di rispettare i loro diritti. Così si riconciliò con loro. Poi onorò il tempio di Gerusalemme, dove offrì un sacrificio e lasciò un’offerta generosa,
24 e accolse con cordialità Giuda Maccabeo.In quell’occasione, Antioco nominò Egemònide comandante di tutta la regione che va dalla città di Tolemàide fino al territorio dei Gerreni.