1 Ioab figlio di Seruià si accorse che Davide pensava ad Assalonne.
2 Mandò a chiamare una donna saggia del villaggio di Tekoa e le disse: «Fingi di essere in lutto: non profumarti, mettiti l’abito da lutto, insomma comportati come una che piange un morto da molti giorni.
3 Poi va’ a parlare al re». E Ioab suggerì alla donna quel che doveva dire.
4 La donna di Tekoa andò dal re, lo salutò con l’inchino fino a terra e cominciò:— Aiutami, o mio re!
5 — Che cosa ti succede?— Sono una povera vedova in lutto, — rispose; — mio marito è morto.
6 Avevo due figli. Essi un giorno litigarono in campagna: non c’era nessuno che li separasse, così uno ha colpito l’altro e l’ha ucciso.
7 Allora, o mio re, i parenti sono corsi da me a dirmi: «Consegnaci l’assassino: dobbiamo ucciderlo per vendicare il fratello che ha ammazzato; dobbiamo impedire che diventi lui l’erede». Così, o mio re, spegneranno l’ultima speranza che mi resta, lasceranno il mio povero marito senza un figlio che continui il suo nome.