61 Alcuni sacerdoti si trovarono in una situazione simile. Erano i discendenti di Cobaià, Akkos e Barzillài. Quest’ultimo era stato chiamato così perché aveva preso il nome del suocero quando aveva sposato la figlia di un certo Barzillài del territorio di Gàlaad.
62 Essi cercarono i loro registri genealogici, ma inutilmente. Perciò furono esclusi dal sacerdozio.
63 Anche il governatore confermò questa decisione: essi non potevano ricevere le offerte sacre, ma dovevano attendere che un sacerdote chiarisse la loro posizione per mezzo degli urim e tummim.
64 Il numero totale dei rimpatriati fu di 42.360.
65 Inoltre vi erano 7.337 tra servi e serve e 200 cantori tra uomini e donne.
66 I rimpatriati possedevano 736 cavalli, 245 muli,
67 435 cammelli e 6.720 asini.