21 riferire a voi Israeliti queste sue parole: Io, Dio, il Signore, lascerò profanare il mio santuario di cui andate orgogliosi: è la gioia dei vostri occhi, speranza della vostra vita. Ma i vostri figli e le vostre figlie rimasti a Gerusalemme saranno uccisi in guerra.
22 Allora agirete come Ezechiele: non vi coprirete il viso e non mangerete il pane preparato dal vicino,
23 avrete il turbante in testa e i sandali ai piedi, non vi lamenterete e non piangerete. Ma per le vostre colpe vi consumerete e gemerete l’uno con l’altro.
24 Tutto quel che ha fatto Ezechiele è il segno di come farete anche voi. Quando questo accadrà, allora riconoscerete che io sono Dio, il Signore».
25 Il Signore disse: «Ora, Ezechiele, io toglierò loro il santuario, rifugio, orgoglio e speranza, la gioia dei loro occhi. Prenderò i loro figli e le figlie.
26 Quando arriverà quel giorno, un superstite verrà a darti la notizia.
27 Allora non sarai più muto, riacquisterai la parola e parlerai con il superstite. Tu sarai un segno per il mio popolo e allora riconosceranno che io sono il Signore».