19 Io ero come un agnello docile portato al macello e non capivo che tutti quegli intrighi erano a mio danno. Essi dicevano di me: «Abbattiamo l’albero mentre è nel suo pieno vigore; uccidiamolo, e sia dimenticato il suo nome».
20 Allora pregai così: «Signore dell’universo, tu sei un giudice giusto e conosci i sentimenti e i pensieri segreti dell’uomo. Io ho affidato a te la mia causa: sono certo che vedrò come tu punirai i miei nemici».
21 Gli abitanti di Anatòt minacciano di uccidermi e dicono che mi ammazzeranno se continuo ad annunziare il messaggio del Signore.
22 Perciò il Signore dell’universo dice: «Io li punirò! I loro giovani saranno uccisi in guerra, i loro figli e le loro figlie moriranno di fame.
23 Nessuno di essi si salverà quando castigherò gli abitanti di Anatòt con la sciagura che manderò su di loro».