12 Sarebbe una vergogna per noi lasciare in disparte una donna come Giuditta e non avere rapporti con lei. Se non ci diamo da fare per sedurla essa ci deriderà!».
13 Bagoa uscì dalla tenda di Oloferne e andò da Giuditta. Le disse:— Bella signora, non rifiutare l’invito del mio padrone. Vieni da Oloferne. Egli ti fa l’onore di invitarti alla sua presenza. Berrai e ti divertirai in nostra compagnia. Ti comporterai come una delle donne assire che vivono alla corte di Nabucodònosor.
14 Giuditta rispose:— Come potrei contrariare il mio signore? Farò senza esitare tutto quel che desidera. È una grande gioia per me: la ricorderò per tutta la vita.
15 Giuditta si cambiò i vestiti e si adornò di tutti i suoi gioielli. La serva la precedette e distese per terra, di fronte a Oloferne, un manto di pecora. Glielo aveva dato Bagoa perché Giuditta vi si potesse adagiare quando prendeva cibo.
16 Giuditta entrò nella tenda e si distese sul tappeto. Al vederla il cuore di Oloferne si mise a battere forte. Egli fu eccitato da un fortissimo desiderio di possederla. Fin da quando l’aveva vista la prima volta aspettava l’occasione di sedurla.
17 Oloferne disse a Giuditta:— Bevi e divertiti in nostra compagnia!
18 Giuditta rispose:— Certo, mio signore! Questo è il più bel giorno della mia vita.