24 Quegli idoli si trovano sul mercato a qualsiasi prezzo. Sono cose: non danno segno di vita.
25 Sono senza piedi, e perciò vengono portati in processione a spalla. Così dimostrano a tutti quanto sono spregevoli. Se ne vergognano persino i loro fedeli. Infatti gli idoli, se cadono a terra, non si rialzano da soli.
26 Anche se li metti in piedi, non camminano per conto loro; se stanno per cadere non sono capaci di rialzarsi. Mettere offerte davanti a loro è come metterle davanti ai morti.
27 I sacerdoti pagani offrono animali in sacrificio a quegli idoli, poi vendono la carne per fare soldi. Le loro mogli mettono sotto sale una parte di quella carne e la conservano per sé, senza dare niente ai poveri e ai malati. Anche le donne in stato di impurità, o dopo il parto, toccano le carni di quelle vittime.
28 «Da tutte queste cose capite che non sono dèi. Perciò non temeteli».
29 «Come si fa a chiamarli dèi?«Persino donne offrono sacrifici a quegli idoli d’argento, d’oro e di legno!
30 Nei loro templi i sacerdoti stanno seduti a capo scoperto, con le vesti strappate, la testa rasata e la barba tagliata.