48 Infatti se scoppia una guerra o qualche disgrazia minaccia gli idoli, i sacerdoti pagani si consultano e decidono il posto dove rifugiarsi con i loro idoli.
49 Come si fa a non capire che non possono essere dèi, dal momento che non sono in grado di salvarsi da soli, né dalla guerra né dalle altre disgrazie?
50 Gli idoli pagani non sono nient’altro che legno ricoperto d’oro e d’argento. Un giorno sarà chiaro a tutti che sono falsi dèi. Popoli e re riconosceranno che non sono affatto dèi, ma soltanto prodotto del lavoro dell’uomo. In essi non c’è nulla di divino.
51 Chi dunque non capirà che gli idoli non sono dèi?».
52 «Gli idoli dei pagani non metteranno mai nessuno sul trono di un paese, e non potranno mai far cadere la pioggia.
53 Non sanno nemmeno curare i loro interessi; tanto meno potranno salvare un altro che subisce un torto. Sono buoni a nulla, come le cornacchie che girano fra cielo e terra.
54 Se si incendia il santuario di quegli idoli di legno ricoperti d’oro e d’argento, i loro sacerdoti scapperanno per mettersi in salvo; gli idoli bruceranno in mezzo al fuoco come travi.