53 Non sanno nemmeno curare i loro interessi; tanto meno potranno salvare un altro che subisce un torto. Sono buoni a nulla, come le cornacchie che girano fra cielo e terra.
54 Se si incendia il santuario di quegli idoli di legno ricoperti d’oro e d’argento, i loro sacerdoti scapperanno per mettersi in salvo; gli idoli bruceranno in mezzo al fuoco come travi.
55 Essi non possono opporsi a un re né resistere all’attacco dei nemici.
56 Come si fa a pensare o a dire che sono dèi?».
57 «Gli idoli di legno ricoperti d’oro e d’argento non possono difendersi dai ladri o dai briganti. I ladri sono più forti di loro: rubano l’oro, l’argento e le vesti, e poi scappano, senza che gli idoli possano farci nulla.
58 Piuttosto che un falso dio è meglio un re che sa mostrare il suo potere; è meglio un vaso qualunque che, in casa, è utile al suo proprietario; è meglio una porta: almeno essa tiene al sicuro quello che c’è in casa; è meglio una colonna di legno di un palazzo, piuttosto che quegli idoli falsi.
59 «Il sole, la luna e le stelle brillano e sono mandati a illuminare; essi fanno volentieri il loro servizio.