29 Più avanti, di fronte alla sua casa, lavorò Sadoc figlio di Immer. Nei tratti seguenti lavorarono: Semaià figlio di Secania, custode della porta Orientale;
30 Ananìa figlio di Selemia con Canun, sesto figlio di Salaf; infine Mesullàm figlio di Berechia, di fronte alla sua abitazione.
31 L’orafo Malchia lavorò nel tratto fino alla casa degli inservienti del tempio e dei mercanti, vicino alla porta della Rassegna e fino all’angolo che ha in alto una stanza.
32 Gli altri orafi e i mercanti fecero l’ultimo tratto fino alla porta delle Pecore.
33 Quando Sanballàt venne a sapere che stavano ricostruendo le mura, si irritò moltissimo e cominciò a deriderci.
34 In presenza dei suoi amici e dei soldati di Samaria, diceva: «Che cosa vogliono fare questi miserabili? Pensano di arrivare alla fine? Pensano veramente di far tutto in un giorno e di concludere con la celebrazione di un sacrificio? Credono di ridare vita a mucchi di macerie, ridotte in cenere dal fuoco?».
35 Anche Tobia l’Ammonita, che stava dalla sua parte, ci prendeva in giro: «Che bel muro stanno facendo! Basta che ci salti su una volpe e crolla tutto».