12 Egli disse:— Perché vuoi sapere a che tribù appartengo?Ma Tobi insistette:— Voglio veramente sapere chi sei e come ti chiami!
13 Allora rispose:— Sono Azaria, il figlio dell’illustre Ananìa, tuo parente, conosciuto da tutti!
14 — Sii il benvenuto! — esclamò Tobi. — E non sentirti offeso, se ho voluto sapere chi sei veramente. Ora ho scoperto che siamo persino parenti e che tu appartieni a una buona famiglia. Conoscevo sia Ananìa sia Natan, i due figli del vecchio Semeia. Con me hanno fatto tante volte il pellegrinaggio a Gerusalemme, per andare ad adorare il Signore, e sono sempre rimasti Israeliti fedeli. I tuoi sono proprio gente per bene, e tu vieni da una famiglia seria. Sii davvero il benvenuto.
15 Io ti darò la giusta paga per ogni giorno che impiegherete, e penserò alle spese del viaggio. Metto a disposizione la stessa somma per te e per mio figlio.
16 Ti chiedo solo di accompagnarlo. Al vostro ritorno ti darò qualcosa in aggiunta!
17 Egli rispose:— D’accordo, lo accompagnerò. E non aver paura: sani partiamo e sani torneremo. Prenderemo una strada sicura.Tobi aggiunse:— Il Signore vi benedica!Poi chiamò suo figlio e gli disse:— Figlio, preparati per il viaggio e parti con questo amico. Dio, dal cielo, sia buono con voi! Vi faccia tornare da me sani e salvi! L’angelo di Dio vi accompagni e vi liberi da qualsiasi pericolo, figlio mio!Tobia uscì per mettersi in viaggio. Baciò suo padre e sua madre.Tobi gli disse ancora:— Buon viaggio!
18 Ma sua madre cominciò a piangere e disse a Tobi:— Perché fai partire mio figlio? Tobia è il bastone della nostra vecchiaia ed è sempre rimasto in casa, vicino a noi.