2 «Azaria, amico mio! Prendi con te quattro servi e due cammelli. Va’ tu a Rage, da Gabaèl! Gli consegnerai il documento e ritirerai il denaro. E al ritorno prendi con te Gabaèl e portalo qui alla festa di nozze.
3-4 Tu sai che mio padre conta i giorni; se io tarderò anche un solo giorno, starà molto in pensiero. Hai sentito, come me, quel che ha giurato Raguele. Io non posso certo contrariarlo!».
5 Raffaele partì per Rage di Media con quattro servi e due cammelli, e passò la notte da Gabaèl. Gli consegnò il documento di deposito del denaro e lo informò che il figlio di Tobi, Tobia, si era sposato e lo invitava alla festa di nozze.Gabaèl andò in fretta a contare i sacchetti del denaro. Erano ancora tutti sigillati. Poi li caricarono sui cammelli
6 e partirono tutti insieme, di buon mattino, per andare alle nozze. Quando arrivarono alla casa di Raguele, trovarono Tobia seduto a tavola. Egli si alzò subito e andò a salutare Gabaèl.Gabaèl lo benedisse con le lacrime agli occhi: «Caro ragazzo! — disse — tu sei figlio di un padre carissimo: un uomo davvero giusto e generoso! Il Signore ti benedica dal cielo! Benedica te e la tua sposa, tuo padre e tua madre, tuo suocero e tua suocera. E sia lodato Dio: per me ora è come se vedessi il mio cugino Tobi, tanto assomigli a tuo padre».