2-3 Gli ordinò di riferire agli Israeliti queste parole: «Io, il Signore dell’universo, mi sono veramente adirato con i vostri antenati. Ma voi ritornate a me e io ritornerò a voi. Lo affermo io, il Signore dell’universo.
4 Non siate come i vostri antenati. A quei tempi i profeti riferirono loro le mie parole. Essi dicevano: “Il Signore dell’universo vi ordina di rinunziare al vostro comportamento perverso e alle vostre azioni malvagie”. Ma essi non hanno voluto ascoltarmi né ubbidirmi.
5 Ora i vostri antenati non ci sono più, come pure quei profeti.
6 Eppure le mie parole e i miei ordini, trasmessi attraverso i miei servi, i profeti, hanno alla fine convinto i vostri antenati ed essi hanno cambiato vita e hanno riconosciuto che io, il Signore dell’universo, li avevo trattati come avevo minacciato, come il loro comportamento e le loro azioni meritavano».
7 Nel secondo anno del regno di Dario, il ventiquattresimo giorno dell’undicesimo mese, il mese di Sebat, il Signore diede un messaggio al profeta Zaccaria, figlio di Berechia e nipote di Iddo. Questo è il racconto di Zaccaria.
8 Di notte ho avuto una visione. Ho visto un uomo su un cavallo rosso: stava fra piante di mirto, in una valle profonda. E dietro a lui c’erano altri cavalli rossi, rossicci e bianchi.
9 Io domandai:— Mio signore, che cosa rappresentano quei cavalli?L’angelo incaricato di parlarmi rispose: — Ti mostrerò che cosa significano.