2 Re 7:3-9 TILC

3 Presso la porta di Samaria, quattro uomini malati di una grave malattia della pelle parlavano tra loro: «Perché dobbiamo restare qui ad aspettare la morte? — dicevano.

4 Se decidiamo di entrare in città, moriremo là, perché non si trova nulla da mangiare. Se rimaniamo qui, moriremo ugualmente. Perciò, andiamo a consegnarci all’accampamento degli Aramei. Se ci lasceranno in vita, tanto meglio; se ci uccideranno, pazienza!».

5 Al tramonto s’incamminarono verso l’accampamento degli Aramei. Arrivarono ai bordi del campo e videro che non c’era nessuno.

6 Era successo che, per tutto l’accampamento arameo, il Signore aveva fatto sentire un rumore simile all’avvicinamento di un grande esercito con carri e cavalli. Gli Aramei avevano pensato: «Il re d’Israele ha pagato il re degli Ittiti e quello degli Egiziani perché ci attacchino».

7 Perciò, verso sera, si erano dati alla fuga, lasciando l’accampamento come si trovava; avevano abbandonato tende, cavalli e asini. Pur di salvare la vita, erano scappati.

8 I quattro malati, arrivati ai bordi dell’accampamento, entrarono in una tenda: vi trovarono da mangiare e da bere. Portarono via argento e vestiti e andarono a nascondere tutto. Poi tornarono indietro ed entrarono in un’altra tenda; anche di lì portarono via roba e andarono a nasconderla.

9 Poi ci ripensarono: «Non ci stiamo comportando bene. Quel che abbiamo visto oggi è una notizia troppo bella per starcene zitti. Se aspettiamo fino a domattina prima di diffonderla, saremo certamente puniti. Andiamo subito alla reggia e raccontiamo ogni cosa».