2 Samuele 19:7-14 TILC

7 Tu ti comporti come uno che odia quelli che lo amano e ama quelli che lo odiano. Fai vedere a tutti che, per te, i tuoi ufficiali e i tuoi soldati non contano nulla. Ora capisco! Se Assalonne fosse vivo e fossimo morti tutti noi, questo ti andrebbe bene.

8 Coraggio! Vieni fuori e parla chiaro al cuore dei tuoi uomini. Se non lo fai, ti giuro per il Signore, che questa notte stessa tutti ti abbandoneranno e per te il danno sarebbe più grande di qualunque cosa ti sia mai capitata dalla tua giovinezza fino a ora».

9 Il re allora si alzò e andò davanti alla porta della città. I soldati furono avvisati che il re li aspettava e tutti si strinsero attorno a lui.Tutti gli uomini del nord erano fuggiti a casa loro.

10-11 In tutte le tribù del nord ci furono discussioni tra il popolo. Si diceva: «Davide è dovuto fuggire dal paese a causa di Assalonne che noi avevamo fatto re, ma ora Assalonne è morto. Davide, però, ci aveva liberati da tutti i nostri nemici e salvati dai Filistei. Perché non decidiamo di far tornare il re Davide?».

12 Davide incaricò i sacerdoti Sadoc ed Ebiatàr di fare questo discorso ai responsabili del territorio di Giuda: «Volete essere voi gli ultimi a rimettere Davide sul suo trono? Sappiate che il re conosce già le decisioni delle tribù del nord.

13 Voi siete suoi fratelli, sue ossa e sua carne. Non potete essere gli ultimi a far tornare il re».

14 Davide li incaricò anche di dire ad Amasa: «Il re ti ricorda che tu sei suo parente, sue ossa e sua carne. Chiede che Dio gli faccia capitare ogni male possibile se non ti farà per sempre comandante del suo esercito al posto di Ioab».