2 Samuele 19:8-15 TILC

8 Coraggio! Vieni fuori e parla chiaro al cuore dei tuoi uomini. Se non lo fai, ti giuro per il Signore, che questa notte stessa tutti ti abbandoneranno e per te il danno sarebbe più grande di qualunque cosa ti sia mai capitata dalla tua giovinezza fino a ora».

9 Il re allora si alzò e andò davanti alla porta della città. I soldati furono avvisati che il re li aspettava e tutti si strinsero attorno a lui.Tutti gli uomini del nord erano fuggiti a casa loro.

10-11 In tutte le tribù del nord ci furono discussioni tra il popolo. Si diceva: «Davide è dovuto fuggire dal paese a causa di Assalonne che noi avevamo fatto re, ma ora Assalonne è morto. Davide, però, ci aveva liberati da tutti i nostri nemici e salvati dai Filistei. Perché non decidiamo di far tornare il re Davide?».

12 Davide incaricò i sacerdoti Sadoc ed Ebiatàr di fare questo discorso ai responsabili del territorio di Giuda: «Volete essere voi gli ultimi a rimettere Davide sul suo trono? Sappiate che il re conosce già le decisioni delle tribù del nord.

13 Voi siete suoi fratelli, sue ossa e sua carne. Non potete essere gli ultimi a far tornare il re».

14 Davide li incaricò anche di dire ad Amasa: «Il re ti ricorda che tu sei suo parente, sue ossa e sua carne. Chiede che Dio gli faccia capitare ogni male possibile se non ti farà per sempre comandante del suo esercito al posto di Ioab».

15 Così Davide si attirò il favore di tutti gli abitanti di Giuda ed essi, all’unanimità, lo pregarono di ritornare a Gerusalemme con tutti i suoi collaboratori.