2 — Che cosa vedi, Amos? — chiese il Signore.— Un cesto di frutta matura, — risposi. — Anche per il mio popolo Israele è maturata la fine, — disse il Signore. — Non posso più risparmiarlo e non cambierò più la mia decisione.
3 In quel giorno i canti del palazzo diventeranno grida di lamento. Dappertutto vi saranno cadaveri e saranno buttati fuori. Silenzio.
4 Ascoltate queste parole, voi che calpestate i poveri e tentate di eliminare gli umili.
5 Proprio voi che dite: «Quant’è lungo il sabato! Ma quando finisce la festa della luna nuova? Noi dobbiamo vendere il nostro grano! Possiamo aumentare i prezzi, falsificare le misure e truccare le bilance.
6 Venderemo anche gli scarti del grano! Ci saranno certamente dei poveri che non possono pagare i loro debiti, neppure per un paio di sandali. Allora li compreremo come schiavi».
7 Per l’arroganza dei discendenti di Giacobbe il Signore ha giurato: «Non dimenticherò mai i loro misfatti».
8 Per questo, vi sarà un terremoto: la terra si gonfierà come il Nilo in piena, ondeggerà e si abbasserà; e i suoi abitanti saranno in lutto.