3 Noi pregammo il Signore di aiutarci e stabilimmo turni di guardia di giorno e di notte per difenderci da quella gente.
4 Durante il lavoro gli Israeliti cantavano:«Le macerie sono tante,ma le braccia sono stanche;quando mai si arriveràa rifare la città?».
5 I nostri nemici, intanto, ci credevano all’oscuro del loro progetto e pensavano: «Piomberemo loro addosso all’improvviso, li massacreremo e metteremo fine ai lavori».
6 Almeno una decina di volte, i nostri connazionali che abitavano vicino ai nemici vennero a dirci: «Rifugiatevi presso di noi».
7 Allora incaricai i vari gruppi familiari di organizzarsi per la difesa con spade, lance e archi e di mettersi sotto le mura, dietro qualche riparo, là dove c’erano spazi indifesi.
8 Considerai la situazione, poi mi rivolsi alle autorità, ai capi e al popolo: «Non spaventatevi — dissi — per questi nemici. Non dimenticate che nessuno può resistere alla grandezza del Signore. Combattete per le vostre case, i vostri fratelli, le vostre mogli, i vostri figli e le vostre figlie!».
9 I nostri nemici si resero conto che noi avevamo scoperto i loro piani. Così Dio mandò all’aria i loro progetti e noi potemmo tornare tutti ai nostri lavori sulle mura.