9 Avevano il torace somigliante a una corazza di ferro, e il fruscio delle loro ali era come il rombo di carri di guerra che vanno all’assalto trascinati da molti cavalli.
10 Le loro code, con il pungiglione, erano come code di scorpione: con quelle riuscivano a tormentare gli uomini per cinque mesi.
11 A capo delle locuste c’era un re, l’angelo del mondo sotterraneo. Il suo nome in ebraico è «Abaddon», che per noi vuol dire: sterminatore.
12 Questa è la prima sventura. Ma ecco che stanno per arrivarne altre due.
13 Il sesto *angelo suonò la tromba, e allora intesi una voce dai quattro angoli dell’*altare d’oro posto di fronte a Dio.
14 La voce disse al sesto angelo che teneva la tromba: «Libera i quattro angeli incatenati presso il grande fiume Eufrate!».
15 I quattro angeli, preparati proprio per quell’ora, quel giorno, quel mese, quell’anno, furono liberati per uccidere un terzo degli uomini.