21 L’unica cosa che potrebbero dire è che una volta, stando in mezzo a loro, io gridai: Oggi, io vengo processato davanti a voi perché credo nella risurrezione dei morti».
22 Felice era molto ben informato sulla fede cristiana; perciò mandò via gli accusatori di Paolo dicendo: «Quando verrà il comandante Lisia, allora esaminerò il vostro caso».
23 Poi ordinò al capo dei soldati di fare la guardia a Paolo e di concedergli una certa libertà. Tutti gli amici di Paolo potevano andare da lui per aiutarlo.
24 Alcuni giorni dopo, Felice fece chiamare Paolo per sentirlo parlare della fede in Cristo Gesù: era presente anche sua moglie, Drusilla, che era ebrea.
25 Ma quando Paolo cominciò a parlare del giusto modo di vivere, del dovere di dominare gli istinti e del *giudizio futuro di Dio, Felice si spaventò e disse: «Basta, per ora puoi andare. Quando avrò tempo ti farò richiamare».
26 Intanto sperava di poter ricevere da Paolo un po’ di soldi: per questo lo faceva chiamare abbastanza spesso e parlava con lui.
27 Trascorsero così due anni. Poi al posto di Felice venne Porcio Festo. Ma Felice voleva fare un altro favore agli Ebrei, e lasciò Paolo in prigione.