Esdra 9:5-11 RDV24

5 E al momento dell'oblazione della sera, m'alzai dalla mia umiliazione, colle vesti e col mantello stracciati; caddi in ginocchi; stesi le mani verso l'Eterno, il mio Dio e dissi:

6 ‘O mio Dio, io son confuso; e mi vergogno, o mio Dio, d'alzare a te la mia faccia; poiché le nostre iniquità si son moltiplicate fino al disopra del nostro capo, e la nostra colpa è sì grande che arriva al cielo.

7 Dal tempo de' nostri padri fino al dì d'oggi siamo stati grandemente colpevoli; e a motivo delle nostre iniquità, noi, i nostri re, i nostri sacerdoti, siamo stati dati in mano dei re dei paesi stranieri, in balìa della spada, dell'esilio, della rapina e dell'obbrobrio, come anch'oggi si vede.

8 Ed ora, per un breve istante, l'Eterno, il nostro Dio, ci ha fatto grazia, lasciandoci alcuni superstiti, e concedendoci un asilo nel suo santo luogo, affin d'illuminare gli occhi nostri, e di darci un po' di respiro in mezzo al nostro servaggio.

9 Poiché noi siamo schiavi; ma il nostro Dio non ci ha abbandonati nel nostro servaggio; che anzi ha fatto sì che trovassimo benevolenza presso i re di Persia, i quali ci hanno dato tanto respiro da poter rimettere in piè la casa dell'Iddio nostro e restaurarne le rovine, e ci hanno concesso un ricovero in Giuda ed in Gerusalemme.

10 Ed ora, o nostro Dio, che direm noi dopo questo? Poiché noi abbiamo abbandonati i tuoi comandamenti,

11 quelli che ci desti per mezzo de' tuoi servi i profeti, dicendo: — Il paese nel quale entrate per prenderne possesso, è un paese reso impuro dalla impurità dei popoli di questi paesi, dalle abominazioni con le quali l'hanno riempito da un capo all'altro con le loro contaminazioni.