26 e costruisci un altare all'Eterno, al tuo Dio, in cima a questa roccia, disponendo ogni cosa con ordine; poi prendi il secondo toro, e offrilo in olocausto sulle legna dell'idolo che avrai abbattuto’.
27 Allora Gedeone prese dieci uomini fra i suoi servitori e fece come l'Eterno gli avea detto; ma, non osando farlo di giorno, per paura della casa di suo padre e della gente della città, lo fece di notte.
28 E quando la gente della città l'indomani mattina si levò, ecco che l'altare di Baal era stato demolito, che l'idolo postovi accanto era abbattuto, e che il secondo toro era offerto in olocausto sull'altare ch'era stato costruito.
29 E dissero l'uno all'altro: ‘Chi ha fatto questo?’ Ed essendosi informati e avendo fatto delle ricerche, fu loro detto: ‘Gedeone, figliuolo di Joas, ha fatto questo’.
30 Allora la gente della città disse a Joas: ‘Mena fuori il tuo figliuolo, e sia messo a morte, perché ha demolito l'altare di Baal ed ha abbattuto l'idolo che gli stava vicino’.
31 E Joas rispose a tutti quelli che insorgevano contro a lui: ‘Volete voi difender la causa di Baal? volete venirgli in soccorso? Chi vorrà difender la sua causa sarà messo a morte prima di domattina; s'esso è dio, difenda da sé la sua causa, giacché hanno demolito il suo altare’.
32 Perciò quel giorno Gedeone fu chiamato Ierubbaal, perché si disse: ‘Difenda Baal la sua causa contro a lui, giacché egli ha demolito il suo altare’.