Epistola di S. Paolo ai Romani 16 DO885

Raccomandazioni, saluti e voti

1 OR io vi raccomando Febe, nostra sorella, che è diaconessa della chiesa che è in Cencrea.

2 Acciocchè voi l'accogliate nel Signore, come si conviene a' santi, e le sovveniate in qualunque cosa avrà bisogno di voi; perciocchè ella è stata protettrice di molti, e di me stesso ancora.

3 Salutate Priscilla, ed Aquila, miei compagni d'opera in Cristo Gesù.

4 I quali hanno, per la vita mia, esposto il lor proprio collo; a' quali non io solo, ma ancora tutte le chiese de' Gentili, rendono grazie.

5 Salutate ancora la chiesa che è nella lor casa, salutate il mio caro Epeneto, il quale è le primizie dell'Acaia in Cristo.

6 Salutate Maria, la quale si è molto affaticata per noi.

7 Salutate Andronico e Giunia, miei parenti, e miei compagni di prigione, i quali son segnalati fra gli apostoli, ed anche sono stati innanzi a me in Cristo.

8 Salutate Amplia, caro mio nel Signore.

9 Salutate Urbano, nostro compagno d'opera in Cristo; e il mio caro Stachi.

10 Salutate Apelle, che è approvato in Cristo. Salutate que' di casa di Aristobulo.

11 Salutate Erodione, mio parente. Salutate que' di casa di Narcisso che son nel Signore.

12 Salutate Trifena, e Trifosa, le quali si affaticano nel Signore. Salutate la cara Perside, la quale si è molto affaticata nel Signore.

13 Salutate Rufo, che è eletto nel Signore, e la madre sua, e mia.

14 Salutate Asincrito, Flegonte, Erma, Patroba, Erme, e i fratelli che son con loro.

15 Salutate Filologo, e Giulia, e Nereo, e la sua sorella; ed Olimpa, e tutti i santi che son con loro.

16 Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio; le chiese di Cristo vi salutano.

17 Or io vi esorto, fratelli, che prendiate guardia a coloro che commettono le dissensioni, e gli scandali, contro alla dottrina, la quale avete imparata; e che vi ritiriate da essi.

18 Perciocchè tali non servono al nostro Signor Gesù Cristo, ma al proprio ventre; e con dolce e lusinghevol parlare, seducono i cuori de' semplici.

19 Poichè la vostra ubbidienza è divolgata fra tutti; laonde io mi rallegro per cagion vostra; or io desidero che siate savi al bene; e semplici al male.

20 Or l'Iddio della pace triterà tosto Satana sotto a' vostri piedi. La grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con voi. Amen.

21 Timoteo, mio compagno d'opera, e Lucio, e Giason, e Sosipatro, miei parenti, vi salutano.

22 Io Terzio, che ho scritta questa epistola, vi saluto nel Signore.

23 Gaio, albergator mio, e di tutta la chiesa, vi saluta. Erasto, il camarlingo della città, e il fratello Quarto, vi salutano.

24 La grazia del nostro Signor Gesù Cristo sia con tutti voi. Amen.

25 Or a colui che vi può raffermare, secondo il mio evangelo, e la predicazione di Gesù Cristo, secondo la rivelazion del misterio, celato per molti secoli addietro,

26 ed ora manifestato, e dato a conoscere fra tutte le Genti, per le scritture profetiche, secondo il comandamento dell'eterno Dio, all'ubbidienza della fede;

27 a Dio, sol savio, sia la gloria in eterno, per Gesù Cristo. Amen.

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