Genesi 43 NR94

Secondo viaggio dei fratelli di Giuseppe in Egitto

1 Or la carestia era grave nel paese.

2 Quando ebbero finito di mangiare il grano che avevano portato dall'Egitto, il padre disse loro: «Tornate a comprare un po' di viveri».

3 E *Giuda rispose: «Quell'uomo ce lo dichiarò categoricamente: “Non vedrete la mia faccia, se vostro fratello non sarà con voi”.

4 Se tu mandi nostro fratello con noi, scenderemo e ti compreremo dei viveri;

5 ma se non lo mandi, non scenderemo, perché quell'uomo ci ha detto: “Non vedrete la mia faccia, se vostro fratello non sarà con voi”».

6 *Israele disse: «Perché mi avete fatto questo torto di dire a quell'uomo che avevate ancora un fratello?»

7 Quelli risposero: «Quell'uomo c'interrogò minuziosamente intorno a noi e al nostro parentado, dicendo: “Vostro padre vive ancora? Avete qualche altro fratello?” Noi gli rispondemmo secondo le sue domande. Non potevamo sapere che ci avrebbe detto: “Fate venire vostro fratello!”»

8 Giuda disse a suo padre Israele: «Lascia venire il ragazzo con me; ci leveremo e andremo, cosí vivremo e non moriremo: né noi, né tu, né i nostri piccini.

9 Io mi rendo garante di lui. Ridomandane conto alla mia mano. Se non te lo riconduco e non te lo rimetto davanti, io sarò per sempre colpevole verso di te.

10 Se non avessimo indugiato, a quest'ora saremmo già tornati due volte».

11 Allora Israele, loro padre, disse loro: «Se cosí è, fate questo: prendete nei vostri sacchi le cose piú squisite di questo paese e portate a quell'uomo un dono: un po' di balsamo, un po' di miele, degli aromi e della mirra, dei pistacchi e delle mandorle.

12 Prendete con voi il doppio del denaro, e riportate il denaro che fu rimesso alla bocca dei vostri sacchi; forse fu un errore.

13 Prendete anche vostro fratello e andate, tornate da quell'uomo.

14 Dio onnipotente vi faccia trovar grazia davanti a quell'uomo, cosí che egli vi rilasci l'altro vostro fratello e *Beniamino. Se devo essere privato dei miei figli, che io lo sia!»

15 Quelli presero dunque questo dono, presero con sé il doppio del denaro e Beniamino, e partirono; scesero in Egitto e si presentarono davanti a *Giuseppe.

16 Come Giuseppe vide Beniamino con loro, disse al suo maggiordomo: «Conduci questi uomini in casa, macella e prepara tutto, perché questi uomini mangeranno con me a mezzogiorno».

17 L'uomo fece come Giuseppe aveva ordinato e li condusse in casa di Giuseppe.

18 E quelli ebbero paura, perché venivano condotti in casa di Giuseppe, e dissero: «Siamo portati qui a motivo di quel denaro che ci fu rimesso nei sacchi la prima volta; egli vuole darci addosso, piombare su di noi e prenderci come schiavi, con i nostri asini».

19 Avvicinatisi al maggiordomo di Giuseppe, gli parlarono sulla porta della casa e dissero:

20 «Scusa, signor mio! Noi scendemmo già una prima volta a comprare dei viveri,

21 e avvenne che, quando fummo giunti al luogo dove pernottammo, aprimmo i sacchi, ed ecco il denaro di ciascuno di noi era alla bocca del suo sacco: il nostro denaro del peso esatto; e l'abbiamo riportato con noi.

22 Ma abbiamo portato con noi altro denaro per comprare dei viveri. Non sappiamo chi abbia messo il nostro denaro nei nostri sacchi».

23 Egli disse: «Datevi pace, non temete; il vostro Dio e il Dio di vostro padre ha messo un tesoro nei vostri sacchi. Io ho avuto il vostro denaro». E, fatto uscire *Simeone, lo condusse da loro.

24 Quell'uomo li fece entrare in casa di Giuseppe, diede loro dell'acqua, ed essi si lavarono i piedi; ed egli diede del foraggio ai loro asini.

25 Poi essi prepararono il dono, aspettando che Giuseppe venisse a mezzogiorno; perché avevano sentito che sarebbero rimasti lí a mangiare.

26 Quando Giuseppe venne a casa, quelli gli porsero il dono, che avevano portato con sé nella casa, e s'inchinarono fino a terra davanti a lui.

27 Egli domandò loro come stavano e disse: «Vostro padre, il vecchio di cui mi parlaste, sta bene? Vive ancora?»

28 Quelli risposero: «Nostro padre tuo servo sta bene, vive ancora». Poi s'inchinarono e gli fecero riverenza.

29 Giuseppe alzò gli occhi, vide Beniamino suo fratello, figlio di sua madre, e disse: «È questo il vostro fratello piú giovane di cui mi avete parlato?» Poi disse a lui: «Dio ti sia propizio, figlio mio!»

30 E Giuseppe s'affrettò a uscire, perché si era commosso nell'intimo per suo fratello; cercava un luogo dove piangere; entrò nella sua camera e pianse.

31 Poi si lavò la faccia e uscí, si fece forza e disse: «Portate il pranzo».

32 Fu dunque portato il cibo per lui a parte, per loro a parte e per gli Egiziani che mangiavano con loro a parte; perché gli Egiziani non possono mangiare con gli *Ebrei; per gli Egiziani è cosa abominevole.

33 Ma essi sedevano di fronte a lui, dal primogenito, secondo il suo diritto di *primogenitura, fino al piú giovane secondo la sua età; e si guardavano l'un l'altro stupiti.

34 Giuseppe fece loro portare delle vivande che aveva davanti a sé; ma la porzione di Beniamino era cinque volte maggiore di quella d'ogni altro di loro. Bevvero e stettero allegri con lui.