Primo Libro dei Re 12 NR94

Divisione del regno; i re di Giuda fino a Giosafat; i re d'Israele fino ad Acazia

1 Roboamo andò a Sichem, perché tutto *Israele era venuto a Sichem per farlo re.

2 Quando *Geroboamo, figlio di Nebat, lo seppe, si trovava ancora in Egitto, dov'era fuggito per scampare dal re *Salomone; egli abitava in Egitto,

3 e lo mandarono a chiamare. Allora Geroboamo e tutta l'assemblea d'Israele vennero a parlare a Roboamo, e gli dissero:

4 «Tuo padre ha reso duro il nostro giogo; ora rendi tu piú lieve la dura servitú e il giogo pesante che tuo padre ci ha imposti, e noi ti serviremo».

5 Egli rispose loro: «Andatevene, e tornate da me fra tre giorni». E il popolo se ne andò.

6 Il re Roboamo si consigliò con i vecchi che erano stati al servizio del re Salomone suo padre mentre era vivo, e disse: «Che cosa mi consigliate di rispondere a questo popolo?»

7 E quelli gli parlarono cosí: «Se oggi tu ti fai servo di questo popolo, se gli cedi, se gli rispondi e gli parli con bontà, ti sarà servo per sempre».

8 Ma Roboamo trascurò il consiglio datogli dai vecchi, e si consigliò con i giovani che erano cresciuti con lui ed erano al suo servizio,

9 e disse loro: «Come consigliate di rispondere a questo popolo che mi ha parlato dicendo: Allevia il giogo che tuo padre ci ha imposto?»

10 I giovani che erano cresciuti con lui, gli risposero: «Ecco quel che dirai a questo popolo che si è rivolto a te dicendo: Tuo padre ha reso pesante il nostro giogo, e tu rendilo piú leggero! Gli risponderai cosí: Il mio dito mignolo è piú grosso del corpo di mio padre;

11 mio padre vi ha caricati di un giogo pesante, ma io lo renderò piú pesante ancora; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castigherò con i flagelli a punte».

12 Tre giorni dopo, Geroboamo e tutto il popolo vennero da Roboamo, come aveva ordinato il re dicendo: «Tornate da me fra tre giorni».

13 Il re rispose duramente al popolo, abbandonando il consiglio che i vecchi gli avevano dato;

14 e parlò loro secondo il consiglio dei giovani, e disse: «Mio padre ha reso pesante il vostro giogo, ma io lo renderò piú pesante ancora; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castigherò con i flagelli a punte».

15 Cosí il re non diede ascolto al popolo; perché tutto ciò era diretto dal Signore, affinché si adempisse la parola che il Signore aveva pronunziata per mezzo di Aiia di Silo a Geroboamo, figlio di Nebat.

16 Quando tutto Israele vide che il re non gli dava ascolto, rispose al re, dicendo: «Che abbiamo da fare con *Davide? Noi non abbiamo nulla in comune con il figlio d'*Isai! Alle tue tende, o Israele! Provvedi ora tu alla tua casa, o Davide!» E Israele se ne andò alle sue tende.

17 Ma sui figli d'Israele che abitavano nelle città di *Giuda, regnò Roboamo.

18 Il re Roboamo mandò loro Adoram, responsabile dei lavori forzati; ma tutto Israele lo lapidò, ed egli morí. E il re Roboamo salí in fretta sopra un carro per fuggire a *Gerusalemme.

19 Cosí Israele si ribellò alla casa di Davide, ed è rimasto ribelle fino a oggi.

20 Quando tutto Israele udí che Geroboamo era tornato, lo mandò a chiamare perché venisse alla comunità, e lo fece re su tutto Israele. Nessuno seguí la casa di Davide, tranne la sola tribú di Giuda.

21 Quando Roboamo giunse a Gerusalemme, radunò tutta la casa di Giuda e la tribú di *Beniamino, centottantamila uomini, guerrieri scelti, per combattere contro la casa d'Israele e restituire il regno a Roboamo, figlio di Salomone.

22 Ma la parola di Dio fu rivolta a Semaia, uomo di Dio, in questi termini:

23 «Parla a Roboamo, figlio di Salomone, re di Giuda, a tutta la casa di Giuda e di Beniamino e al resto del popolo, e di' loro:

24 Cosí parla il Signore: Non salite a combattere contro i vostri fratelli, i figli d'Israele! Ognuno se ne torni a casa sua; perché questo è avvenuto per mia volontà». Quelli ubbidirono alla parola del Signore e se ne tornarono, secondo la parola del Signore.

Idolatria di Geroboamo: i vitelli d'oro

25 Geroboamo costruí Sichem nella regione montuosa di *Efraim, e vi si stabilí; poi uscí di là e costruí Penuel.

26 Geroboamo disse in cuor suo: «Ora il regno potrebbe benissimo tornare alla casa di Davide.

27 Se questo popolo sale a Gerusalemme per offrire sacrifici nella casa del Signore, il suo cuore si volgerà verso il suo signore, verso Roboamo re di Giuda, mi uccideranno, e torneranno a Roboamo re di Giuda».

28 Il re, quindi, dopo essersi consigliato, fece due vitelli d'oro e disse al popolo: «Siete ormai saliti abbastanza a Gerusalemme! O Israele, ecco i tuoi dèi, che ti hanno fatto uscire dal paese d'Egitto!»

29 E ne mise uno a *Betel, e l'altro a *Dan.

30 Questo diventò un'occasione di peccato; perché il popolo andava fino a Dan per presentarsi davanti a uno di quei vitelli.

31 Egli fece anche dei santuari di alti luoghi, e creò dei *sacerdoti, presi qua e là dal popolo, che non erano dei figli di *Levi.

32 Geroboamo istituí pure una solennità nell'ottavo mese, nel quindicesimo giorno del mese, simile alla solennità che si celebrava in Giuda, e offrí dei sacrifici sull'altare. Cosí fece a Betel perché si offrissero sacrifici ai vitelli che egli aveva fatti; e a Betel stabilí i sacerdoti degli alti luoghi che aveva eretti.

33 Il quindicesimo giorno dell'ottavo mese, che aveva scelto di testa sua, Geroboamo salí all'altare che aveva costruito a Betel, celebrò una solennità per i figli d'Israele, e salí all'altare per bruciare incenso.

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