Lettera agli Ebrei 10 NR06

1 La legge, infatti, possiede solo un’ombra dei beni futuri, non la realtà stessa delle cose. Perciò con quei sacrifici, che sono offerti continuamente, anno dopo anno, essa non può rendere perfetti coloro che si avvicinano a Dio.

2 Altrimenti non si sarebbe forse cessato di offrirli, se coloro che rendono il culto, una volta purificati, avessero sentito la loro coscienza sgravata dai peccati?

3 Invece in quei sacrifici viene rinnovato ogni anno il ricordo dei peccati;

4 perché è impossibile che il sangue di tori e di capri tolga i peccati.

5 Ecco perché Cristo, entrando nel mondo, disse: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, ma mi hai preparato un corpo;

6 non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato.

7 Allora ho detto: “Ecco, vengo” (nel rotolo del libro è scritto di me) “per fare, o Dio, la tua volontà”».

8 Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici, né offerte, né olocausti, né sacrifici per il peccato» (che sono offerti secondo la legge),

9 aggiunge poi: «Ecco, vengo per fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo per stabilire il secondo.

10 In virtù di questa «volontà» noi siamo stati santificati, mediante l’offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre.

11 Mentre ogni sacerdote sta in piedi ogni giorno a svolgere il suo servizio e a offrire ripetutamente gli stessi sacrifici, che non possono mai togliere i peccati,

12 egli, dopo aver offerto un unico sacrificio per i peccati, e per sempre, si è seduto alla destra di Dio

13 e aspetta soltanto che i suoi nemici siano posti come sgabello dei suoi piedi.

14 Infatti con un’unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che sono santificati.

15 Anche lo Spirito Santo ce ne rende testimonianza. Infatti, dopo aver detto:

16 «Questo è il patto che farò con loro dopo quei giorni», dice il Signore, «metterò le mie leggi nei loro cuori e le scriverò nelle loro menti», egli aggiunge:

17 «Non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità».

18 Ora, dove c’è perdono di queste cose, non c’è più bisogno di offerta per il peccato.

Esortazione a perseverare nella fede

19 Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù,

20 per quella via nuova e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne,

21 e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio,

22 avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell’aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.

23 Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse.

24 Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all’amore e alle buone opere,

25 non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda, tanto più che vedete avvicinarsi il giorno.

26 Infatti, se persistiamo nel peccare volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per i peccati,

27 ma una terribile attesa del giudizio e l’ardore di un fuoco che divorerà i ribelli.

28 Chi trasgredisce la legge di Mosè viene messo a morte senza pietà sulla parola di due o tre testimoni.

29 Di quale peggior castigo, a vostro parere, sarà giudicato degno colui che avrà calpestato il Figlio di Dio, che avrà considerato profano il sangue del patto con il quale è stato santificato e avrà disprezzato lo Spirito della grazia?

30 Noi conosciamo, infatti, colui che ha detto: «A me appartiene la vendetta! Io darò la retribuzione!» E ancora: «Il Signore giudicherà il suo popolo».

31 È terribile cadere nelle mani del Dio vivente.

32 Ma ricordatevi di quei primi giorni in cui, dopo essere stati illuminati, voi avete dovuto sostenere una lotta lunga e dolorosa:

33 talvolta esposti agli oltraggi e alle vessazioni, altre volte facendovi solidali con quelli che erano trattati in questo modo.

34 Infatti, voi simpatizzaste con i carcerati e accettaste con gioia la ruberia dei vostri beni, sapendo di possedere una ricchezza migliore e duratura.

35 Non abbandonate la vostra franchezza, che ha una grande ricompensa!

36 Infatti avete bisogno di costanza, affinché, fatta la volontà di Dio, otteniate quello che vi è stato promesso. Perché:

37 «Ancora un brevissimo tempo e colui che deve venire verrà, e non tarderà;

38 ma il mio giusto per fede vivrà; e se si tira indietro, l’anima mia non lo gradisce».

39 Ora, noi non siamo di quelli che si tirano indietro a loro perdizione, ma di quelli che hanno fede per ottenere la vita.

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