Vangelo Secondo Giovanni 10 NR06

Gesù, il buon pastore

1 «In verità, in verità vi dico che chi non entra per la porta nell’ovile delle pecore, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante.

2 Ma colui che entra per la porta è il pastore delle pecore.

3 A lui apre il portinaio, e le pecore ascoltano la sua voce; ed egli chiama le proprie pecore per nome e le conduce fuori.

4 Quando ha messo fuori tutte le sue pecore, va davanti a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce.

5 Ma un estraneo non lo seguiranno; anzi, fuggiranno via da lui perché non conoscono la voce degli estranei».

6 Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono quali fossero le cose che diceva loro.

7 Perciò Gesù di nuovo disse loro: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore.

8 Tutti quelli che sono venuti {prima di me}, sono stati ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati.

9 Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato, entrerà e uscirà, e troverà pastura.

10 Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.

11 Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore.

12 Il mercenario, che non è pastore e al quale non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga (e il lupo le rapisce e le disperde),

13 perché è mercenario e non si cura delle pecore.

14 Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie conoscono me,

15 come il Padre mi conosce e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore.

16 Ho anche altre pecore, che non sono di quest’ovile; anche quelle devo raccogliere, ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore.

17 Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita per riprenderla poi.

18 Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla. Quest’ordine ho ricevuto dal Padre mio».

19 Nacque di nuovo un dissenso tra i Giudei per queste parole.

20 Molti di loro dicevano: «Ha un demonio ed è fuori di sé; perché lo ascoltate?»

21 Altri dicevano: «Queste non sono parole di un indemoniato. Può un demonio aprire gli occhi ai ciechi?»

Gesù afferma la sua divinità

22 In quel tempo ebbe luogo in Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era d’inverno,

23 e Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone.

24 I Giudei dunque gli si fecero attorno e gli dissero: «Fino a quando terrai sospeso l’animo nostro? Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente».

25 Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non lo credete; le opere che faccio nel nome del Padre mio, sono quelle che testimoniano di me;

26 ma voi non credete, perché non siete delle mie pecore.

27 Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco, ed esse mi seguono;

28 e io do loro la vita eterna, e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano.

29 Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle dalla mano del Padre.

30 Io e il Padre siamo uno».

31 I Giudei presero di nuovo delle pietre per lapidarlo.

32 Gesù disse loro: «Vi ho mostrato molte buone opere da parte del Padre; per quale di queste opere mi lapidate?»

33 I Giudei gli risposero: «Non ti lapidiamo per una buona opera, ma per bestemmia, e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio».

34 Gesù rispose loro: «Non sta scritto nella vostra legge: “Io ho detto: voi siete dèi”?

35 Se chiama dèi coloro ai quali la parola di Dio è stata diretta (e la Scrittura non può essere annullata),

36 a colui che il Padre ha santificato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”?

37 Se non faccio le opere del Padre mio, non credetemi;

38 ma se le faccio, anche se non credete a me, credete alle opere, affinché sappiate e riconosciate che il Padre è in me e io sono nel Padre».

39 Essi {perciò} cercavano nuovamente di arrestarlo; ma egli sfuggì loro dalle mani.

40 Gesù se ne andò di nuovo oltre il Giordano, dove Giovanni da principio battezzava, e là si trattenne.

41 Molti vennero a lui e dicevano: «Giovanni, è vero, non fece nessun segno miracoloso; ma tutto quello che Giovanni disse di quest’uomo era vero».

42 E là molti credettero in lui.

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