Vangelo Secondo Matteo 20 NR06

Parabola dei lavoratori delle diverse ore

1 «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa, il quale uscì di mattino presto per assumere dei lavoratori per la sua vigna.

2 Accordatosi con i lavoratori per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna.

3 Uscito di nuovo verso l’ora terza, ne vide altri che se ne stavano sulla piazza disoccupati

4 e disse loro: “Andate anche voi nella vigna e vi darò ciò che è giusto”. Ed essi andarono.

5 Poi, uscito ancora verso la sesta e la nona ora, fece lo stesso.

6 Uscito verso l’undicesima, ne trovò degli altri che se ne stavano là e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno inoperosi?”

7 Essi gli dissero: “Perché nessuno ci ha assunti”. Egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.

8 Fattosi sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, cominciando dagli ultimi fino ai primi”.

9 Allora vennero quelli dell’undicesima ora e ricevettero un denaro ciascuno.

10 Venuti i primi, pensavano di ricevere di più; ma ebbero anch’essi un denaro per ciascuno.

11 Perciò, nel riceverlo, mormoravano contro il padrone di casa dicendo:

12 “Questi ultimi hanno fatto un’ora sola e tu li hai trattati come noi che abbiamo sopportato il peso della giornata e sofferto il caldo”.

13 Ma egli, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, non ti faccio alcun torto; non ti sei accordato con me per un denaro?

14 Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare a quest’ultimo quanto a te.

15 Non mi è lecito fare del mio ciò che voglio? O vedi tu di mal occhio che io sia buono?”

16 Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

Gesù predice la Passione per la terza volta

17 Poi Gesù, mentre saliva verso Gerusalemme, prese da parte i dodici {discepoli}; e, strada facendo, disse loro:

18 «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà dato nelle mani dei capi dei sacerdoti e degli scribi; essi lo condanneranno a morte

19 e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito, flagellato e crocifisso; e il terzo giorno risusciterà».

Risposta di Gesù alla domanda della madre di Giacomo e di Giovanni

20 Allora la madre dei figli di Zebedeo si avvicinò a Gesù con i suoi figli, prostrandosi per fargli una richiesta.

21 Ed egli le domandò: «Che vuoi?» Ella gli disse: «Di’ che questi miei due figli siedano l’uno alla tua destra e l’altro alla tua sinistra, nel tuo regno».

22 Gesù rispose: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete voi bere il calice che io sto per bere?» Essi gli dissero: «Sì, possiamo».

23 Egli disse loro: «Voi certo berrete il mio calice; ma quanto al sedersi alla mia destra e alla mia sinistra, non sta a me concederlo, ma sarà dato a quelli per cui è stato preparato dal Padre mio».

24 I dieci, udito ciò, furono indignati contro i due fratelli.

25 Ma Gesù, chiamatili a sé, disse: «Voi sapete che i prìncipi delle nazioni le signoreggiano e che i grandi esercitano autorità su di esse.

26 Ma non dovrà essere così tra di voi: anzi, chiunque vorrà essere grande tra di voi, sarà vostro servitore;

27 e chiunque tra di voi vorrà essere primo, sarà vostro servo;

28 appunto come il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti».

Due ciechi recuperano la vista

29 Mentre uscivano da Gerico, una gran folla lo seguì.

30 E due ciechi, seduti presso la strada, avendo udito che Gesù passava, si misero a gridare: «Abbi pietà di noi, {Signore,} Figlio di Davide!»

31 Ma la folla li sgridava, perché tacessero; essi però gridavano più forte: «Abbi pietà di noi, Signore, Figlio di Davide!»

32 Gesù, fermatosi, li chiamò e disse: «Che volete che io vi faccia?»

33 Ed essi: «Signore, che i nostri occhi si aprano».

34 Allora Gesù, commosso, toccò i loro occhi e in quell’istante recuperarono la vista e lo seguirono.

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