1 Dice il Signore: «Grida a squarciagola, senza timore. Fa sentire la tua voce forte come una tromba. Denunzia contro Israele la sua ribellione, al mio popolo i suoi peccati.
2 «Mi cercano ogni giorno, desiderano conoscere le mie decisioni. Anzi reclamano da me leggi giuste e vogliono che sia vicino a loro. Sembrano una nazione che agisce con giustizia e osserva le leggi del proprio Dio.
3 Ma poi mi dicono: “Perché digiunare se non ci guardi? Perché umiliarci se non lo noti?”». E io rispondo: «Proprio mentre digiunate vi preoccupate dei vostri affari e maltrattate i vostri lavoratori.
4 Litigate con violenza, urlate e fate anche a pugni. Proprio perché digiunate in questo modo, io non vi ascolto.
5 Per voi digiunare vuol dire piegare la testa come una pianta appassita, vestirsi di sacco e stendersi nella cenere. Pensate che sia questo il digiuno che mi piace? Questo, secondo voi, si chiama digiunare, umiliarsi davanti al Signore?
6 «Per digiuno io intendo un’altra cosa: rompere le catene dell’ingiustizia, rimuovere ogni peso che opprime gli uomini, rendere la libertà agli oppressi e spezzare ogni legame che li schiaccia.
7 Digiunare significa dividere il pane con chi ha fame, aprire la casa ai poveri senza tetto, dare un vestito a chi non ne ha, non abbandonare il proprio simile.
8 «Allora sarà per te, popolo mio, l’alba di un nuovo giorno, i tuoi mali guariranno presto. Ti comporterai davvero in modo giusto e il Signore ti proteggerà con la sua presenza.
9 Quando lo chiamerai egli ti risponderà; chiederai aiuto e lui dirà: “Eccomi”.«Se tu smetti di opprimere gli altri, di disprezzarli, di parlarne male,
10 allora la luce scaccerà l’oscurità in cui vivi. Se dividi il tuo cibo con chi ha fame e sazi il povero, la luce del pieno giorno ti illuminerà.
11 Il Signore ti guiderà sempre: ti sazierà anche in mezzo al deserto e ti restituirà le forze. Sarai rigoglioso come un giardino ben irrigato, come una sorgente che non si prosciuga.
12 Allora rialzerai le vecchie rovine, le ricostruirai sulle fondamenta abbandonate da tanto tempo. Sarai conosciuto come “Il popolo che ripara le spaccature delle mura e ricostruisce la città per riabitarla”».
13 Il Signore aggiunge: «Se rinunzi a lavorare di sabato, il mio santo giorno; se lo consideri come un giorno di gioia da rispettare perché è consacrato a me; se l’onori rinunziando a metterti in cammino e a fare contratti,
14 allora troverai la tua gioia in me, il Signore. Ti porterò in trionfo ovunque, anche sui monti. Ti godrai la terra che io ho dato in possesso a Giacobbe, il tuo antenato. Io, il Signore, lo prometto».