Epistola 3 di S. Giovanni 1 RDV24

1 L'anziano al diletto Gaio, che io amo nella verità.

2 Diletto, io faccio voti che tu prosperi in ogni cosa e stii sano, come prospera l'anima tua.

3 Perché mi sono grandemente rallegrato quando son venuti dei fratelli che hanno reso testimonianza della tua verità, del modo nel quale tu cammini in verità.

4 Io non ho maggiore allegrezza di questa, d'udire che i miei figliuoli camminano nella verità.

5 Diletto, tu operi fedelmente in quel che fai a pro dei fratelli che sono, per di più, forestieri.

6 Essi hanno reso testimonianza del tuo amore, dinanzi alla chiesa; e farai bene a provvedere al loro viaggio in modo degno di Dio;

7 perché sono partiti per amor del nome di Cristo, senza prendere alcun che dai pagani.

8 Noi dunque dobbiamo accogliere tali uomini, per essere cooperatori con la verità.

9 Ho scritto qualcosa alla chiesa; ma Diotrefe che cerca d'avere il primato fra loro, non ci riceve.

10 Perciò, se vengo, io ricorderò le opere che fa, cianciando contro di noi con male parole; e non contento di questo, non solo non riceve egli stesso i fratelli, ma a quelli che vorrebbero riceverli impedisce di farlo, e li caccia fuori dalla chiesa.

11 Diletto, non imitare il male, ma il bene. Chi fa il bene è da Dio; chi fa il male non ha veduto Iddio.

12 A Demetrio è resa testimonianza da tutti e dalla verità stessa; e anche noi ne testimoniamo; e tu sai che la nostra testimonianza è vera.

13 Avevo molte cose da scriverti, ma non voglio scrivertele con inchiostro e penna.

14 Ma spero vederti tosto, e ci parleremo a voce.

15 La pace sia teco. Gli amici ti salutano. Saluta gli amici ad uno ad uno.

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