Ezechiele 31 NR94

L'Egitto colpito come l'Assiria

1 L'anno undicesimo, il terzo mese, il primo giorno del mese, la parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

2 «*Figlio d'uomo, di' al *faraone re d'Egitto e alla sua moltitudine: “A chi somigli tu nella tua grandezza?

3 Ecco, l'Assiro era un cedro del Libano, dai bei rami, dall'ombra folta, dal tronco slanciato, dalla vetta sporgente tra il folto dei rami.

4 Le acque lo nutrivano, l'abisso lo faceva crescere facendo scorrere i suoi fiumi intorno al luogo dov'era piantato, mentre mandava i suoi canali a tutti gli alberi dei campi.

5 Perciò la sua altezza era superiore a quella di tutti gli alberi della campagna, i suoi rami si erano moltiplicati, i suoi ramoscelli si erano allungati per l'abbondanza delle acque che lo facevano sviluppare.

6 Tutti gli uccelli del cielo si annidavano fra i suoi rami, tutte le bestie dei campi figliavano sotto i suoi ramoscelli, tutte le grandi nazioni abitavano alla sua ombra.

7 Era bello per la sua grandezza, per la lunghezza dei suoi rami, perché la sua radice era presso acque abbondanti.

8 I cedri non lo sorpassavano nel giardino di Dio; i cipressi non uguagliavano i suoi ramoscelli, e i platani non erano neppure come i suoi rami; nessun albero nel giardino di Dio lo pareggiava in bellezza.

9 Io l'avevo reso bello per l'abbondanza dei suoi rami, e tutti gli alberi di *Eden, che sono nel giardino di Dio, gli portavano invidia.

10 Perciò cosí parla Dio, il Signore: Perché era salito a tanta altezza e sporgeva la sua vetta tra il folto dei rami e perché il suo cuore s'era insuperbito della sua altezza,

11 io lo diedi in mano del piú forte fra le nazioni affinché lo trattasse a suo piacimento; per la sua empietà io lo cacciai via.

12 Degli stranieri, i piú violenti fra le nazioni, l'hanno tagliato e l'hanno abbandonato; sui monti e in tutte le valli sono caduti i suoi rami, i suoi ramoscelli sono stati spezzati in tutti i burroni del paese, tutti i popoli della terra si sono ritirati dalla sua ombra e l'hanno abbandonato.

13 Sul suo tronco caduto si posano tutti gli uccelli del cielo e sopra i suoi rami stanno tutte le bestie dei campi.

14 Cosí è avvenuto affinché tutti gli alberi piantati presso le acque non siano orgogliosi della propria altezza, non sporgano piú la vetta tra il folto dei rami, e tutti gli alberi potenti che si dissetano alle acque non persistano nella loro fierezza; poiché tutti quanti sono dati alla morte, alle profondità della terra, assieme ai figli degli uomini, a quelli che scendono nella fossa.

15 Cosí parla Dio, il Signore: Il giorno che egli discese nel *soggiorno dei morti io bandii un lutto; a motivo di lui velai l'abisso, ne arrestai i fiumi e le grandi acque furono fermate; a motivo di lui feci vestire a lutto il Libano, e tutti gli alberi dei campi vennero meno a motivo di lui.

16 Al rumore della sua caduta feci tremare le nazioni, quando lo feci scendere nel soggiorno dei morti con quelli che scendono nella fossa; nelle profondità della terra si consolarono tutti gli alberi di Eden, i piú scelti e i piú belli del Libano, tutti quelli che si dissetavano alle acque.

17 Anch'essi discesero con lui nel soggiorno dei morti, verso quelli che la spada ha uccisi: verso quelli che erano il suo braccio e stavano alla sua ombra in mezzo alle nazioni.

18 A chi dunque somigli tu per gloria e per grandezza fra gli alberi di Eden? Cosí tu sarai precipitato con gli alberi di Eden nelle profondità della terra; tu giacerai in mezzo agli incirconcisi, fra quelli che la spada ha uccisi. Tale sarà il faraone con tutta la sua moltitudine, dice Dio, il Signore”».

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