Secondo Libro dei Re 19 NR94

Gerusalemme salvata; l'esercito di Sennacherib distrutto

1 Quando il re *Ezechia ebbe udito questo, si stracciò le vesti, si coprí di un sacco, ed entrò nella casa del Signore.

2 Mandò Eliachim, sovrintendente del palazzo, Sebna, il segretario, e i *sacerdoti piú anziani, coperti di sacchi, dal *profeta *Isaia, figlio di Amots.

3 Essi gli dissero: «Cosí parla Ezechia: Oggi è giorno d'angoscia, di castigo e di disonore; poiché i figli stanno per uscire dal grembo materno, però manca la forza per partorirli.

4 Forse il Signore, il tuo Dio, ha udito tutte le parole di Rabsaché, che il re d'Assiria, suo signore, ha mandato per insultare il Dio vivente; e forse, il Signore, tuo Dio, lo punirà per le parole che ha udite. Rivolgigli dunque una preghiera in favore del resto del popolo che rimane ancora».

5 I servi del re Ezechia andarono dunque da Isaia.

6 E Isaia disse loro: «Cosí direte al vostro signore: “Cosí dice il Signore: Non temere per le parole che hai udite, con le quali i servi del re d'Assiria mi hanno insultato.

7 Ecco, io metterò in lui uno spirito tale che, all'udire una certa notizia, egli tornerà nel suo paese; e io lo farò morire di spada nel suo paese”».

8 Rabsaché tornò dal re d'Assiria, e lo trovò che assediava Libna; poiché aveva saputo che il suo signore era partito da Lachis.

9 Il re ricevette questa notizia concernente Tiraca, re d'Etiopia: «Egli si è mosso per farti guerra». Perciò inviò di nuovo dei messaggeri a Ezechia, con questo messaggio:

10 «Dite cosí a Ezechia, re di *Giuda: Il tuo Dio, nel quale confidi, non t'inganni dicendo: “*Gerusalemme non sarà data nelle mani del re d'Assiria”.

11 Ecco, tu hai udito quello che i re d'Assiria hanno fatto a tutti i paesi, come li hanno distrutti; e riusciresti a scampare?

12 Gli dèi delle nazioni che i miei padri distrussero, gli dèi di Gozan, di Caran, di Resef, dei figli di Eden che erano a Telassar, riuscirono forse a liberarle?

13 Dove sono il re di Camat, il re di Arpad, e il re della città di Sefarvaim, di Ena e d'Ivva?»

14 Ezechia prese la lettera dalle mani dei messaggeri e la lesse; poi salí alla casa del Signore, e la spiegò davanti al Signore.

15 Ezechia pregò davanti al Signore dicendo: «Signore, Dio d'*Israele, che siedi sopra i *cherubini, tu solo sei il Dio di tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra.

16 Signore, porgi l'orecchio, e ascolta! Signore, apri gli occhi, e guarda! Ascolta le parole che *Sennacherib ha mandate per insultare il Dio vivente!

17 È vero, Signore; i re d'Assiria hanno devastato le nazioni e i loro paesi,

18 e hanno dato alle fiamme i loro dèi; perché quelli non erano dèi; erano opera di mano d'uomo: legno e pietra; li hanno distrutti.

19 Ma ora, Signore nostro Dio, salvaci, te ne supplico, dalla sua mano, affinché tutti i regni della terra riconoscano che tu solo, Signore, sei Dio!»

20 Allora Isaia, figlio di Amots, mandò a dire a Ezechia: «Cosí dice il Signore, Dio d'Israele: Ho udito la preghiera che mi hai rivolta riguardo a Sennacherib, re d'Assiria.

21 Questa è la parola che il Signore ha pronunziata contro di lui: “La vergine figlia di *Sion ti disprezza, si fa beffe di te; la figlia di Gerusalemme scrolla il capo dietro a te.

22 Chi hai insultato e oltraggiato? Contro chi hai alzato la voce e levati in alto gli occhi? Contro il Santo d'Israele!

23 Per bocca dei tuoi messaggeri tu hai insultato il Signore, e hai detto: «Con la moltitudine dei miei carri io sono salito in cima alle montagne, sui fianchi del Libano; io abbatterò i suoi cedri piú alti e i suoi cipressi piú belli; arriverò al suo piú remoto nascondiglio, alla sua magnifica foresta.

24 Io, io ho scavato e ho bevuto delle acque straniere; con la pianta dei miei piedi prosciugherò tutti i fiumi d'Egitto».

25 «“Non l'hai udito? Da lungo tempo ho preparato questo; dai tempi antichi ne ho ideato il progetto; e ora ho fatto in modo che si compia: che tu riduca città forti in monti di rovine.

26 I loro abitanti, privi di forza, sono spaventati e confusi; son come l'erba dei campi, come la tenera verdura, come l'erbetta di *tetti, come grano riarso prima che metta la spiga.

27 Ma, io so quando ti siedi, quando esci, quando entri e quando t'infuri contro di me.

28 Poiché ti sei infuriato contro di me, e perché la tua insolenza è salita alle mie orecchie, io ti metterò il mio anello al naso, il mio morso in bocca, e ti farò tornare per la via da cui sei venuto.”

29 E questo, Ezechia, ti servirà di segno: quest'anno si mangerà il frutto del grano caduto; il secondo anno, quello che crescerà da sé; ma il terzo anno seminerete e mieterete; pianterete vigne e ne mangerete il frutto.

30 E il rimanente della casa di Giuda che sarà scampato, metterà ancora radici in basso e porterà frutto in alto.

31 Poiché da Gerusalemme uscirà un residuo, e usciranno degli scampati dal monte Sion. Lo zelo ardente del Signore degli eserciti farà questo.

32 Perciò cosí parla il Signore riguardo al re d'Assiria: Egli non entrerà in questa città, e non vi lancerà freccia; non l'assalirà con scudi, e non alzerà trincee contro di essa.

33 Egli se ne tornerà per la via da cui è venuto, e non entrerà in questa città, dice il Signore.

34 Io proteggerò questa città per salvarla, per amor di me stesso e per amor di *Davide, mio servo».

35 Quella stessa notte l'angelo del Signore uscí e colpí nell'accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini; e quando la gente si alzò la mattina, erano tutti cadaveri.

36 Allora Sennacherib re d'Assiria tolse l'accampamento, partí e se ne tornò a *Ninive, dove rimase.

37 Mentre egli stava adorando nella casa del suo dio Nisroc, i suoi figli Adrammelec e Sareser lo uccisero a colpi di spada, e si rifugiarono nel paese di Ararat. Suo figlio Esaraddon gli succedette nel regno.

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