Secondo Libro dei Re 9 NR94

Ieu, unto re d'Israele; egli uccide Ioram e Acazia

1 Allora il *profeta *Eliseo chiamò uno dei discepoli dei profeti, e gli disse: «Cingiti i fianchi, prendi con te questo vasetto d'olio, e va' a Ramot di *Galaad.

2 Quando vi sarai arrivato, cerca di vedere Ieu, figlio di Ieosafat, figlio di Nimsi; entra, fallo alzare in mezzo ai suoi fratelli, e conducilo in una camera appartata.

3 Poi prendi il vasetto d'olio, versaglielo sul capo e digli: “Cosí dice il Signore: Io ti ungo re d'*Israele”. Poi apri la porta e fuggi senza indugiare».

4 Cosí quel giovane, il giovane profeta, partí per Ramot di Galaad.

5 Quando vi giunse, i capitani dell'esercito stavano seduti assieme; e disse: «Capitano, ho da dirti una parola». Ieu chiese: «A chi di noi?» Quegli rispose: «A te, capitano».

6 Ieu si alzò, ed entrò in casa; e il giovane gli versò l'olio sul capo dicendogli: «Cosí dice il Signore, Dio d'Israele: “Io ti ungo re del popolo del Signore d'Israele.

7 Tu colpirai la casa di *Acab, tuo signore, e io vendicherò il sangue dei profeti miei servi e il sangue di tutti i servi del Signore, sparso dalla mano di *Izebel.

8 Tutta la casa di Acab perirà, e io sterminerò dalla casa di Acab fino all'ultimo uomo, tanto chi è schiavo quanto chi è libero in Israele.

9 Ridurrò la casa di Acab come la casa di *Geroboamo, figlio di Nebat, e come la casa di Baasa, figlio di Aiia.

10 I cani divoreranno Izebel nel campo d'Izreel, e non vi sarà chi le dia sepoltura”». Poi il giovane aprí la porta, e fuggí.

11 Quando Ieu uscí per raggiungere i servitori del suo signore, gli dissero: «Va tutto bene? Perché quel pazzo è venuto da te?» Egli rispose loro: «Voi conoscete l'uomo e i suoi discorsi!»

12 Ma quelli dissero: «Non è vero! Su, diccelo!» Ieu rispose: «Egli m'ha parlato cosí e cosí, e m'ha detto: “Cosí dice il Signore: Io ti ungo re d'Israele”».

13 Allora ognuno di essi si affrettò a togliersi il mantello e a stenderlo sotto Ieu su per i nudi gradini; poi sonarono la tromba, e dissero: «Ieu è re!»

14 Ieu, figlio di Ieosafat, figlio di Nimsi, fece una congiura contro Ioram. Ioram, con tutto Israele, stava difendendo Ramot di Galaad contro Azael, re di *Siria;

15 ma il re Ioram era tornato a Izreel per farsi curare le ferite causategli dai Siri, combattendo contro Azael, re di Siria. E Ieu disse: «Se siete d'accordo, badate che nessuno esca e fugga dalla città per andare a portare la notizia a Izreel».

16 Poi Ieu montò sopra un carro e partí per Izreel, perché Ioram si trovava là, a letto; e Acazia, re di *Giuda, vi era andato per visitare Ioram.

17 La sentinella che stava sulla torre di Izreel, scorse la schiera numerosa di Ieu che veniva, e disse: «Vedo una schiera numerosa!» Ioram disse: «Prendi un cavaliere, e mandalo incontro a loro a dire: “Portate pace?”»

18 Un uomo a cavallo andò dunque incontro a Ieu, e gli disse: «Cosí dice il re: “Portate pace?”» Ieu rispose: «Che importa a te della pace? Passa dietro a me». E la sentinella fece rapporto, dicendo: «Il messaggero è giunto fino a loro, ma non torna indietro».

19 Allora Ioram mandò un secondo cavaliere che, giunto da loro, disse: «Cosí dice il re: “Portate pace?”» Ieu rispose: «Che importa a te della pace? Passa dietro a me».

20 E la sentinella fece rapporto, dicendo: «Il messaggero è giunto fino a loro, e non torna indietro. A vederlo guidare il carro, si direbbe che è Ieu, figlio di Nimsi; perché guida come un pazzo».

21 Allora Ioram disse: «Attaccate il carro!» Il suo carro venne attaccato e Ioram, re d'Israele, e Acazia, re di Giuda, uscirono ciascuno sul suo carro per andare incontro a Ieu, e lo trovarono nel campo di Nabot d'Izreel.

22 Quando Ioram vide Ieu, gli disse: «Ieu, porti pace?» Ieu rispose: «Che pace vi può essere finché durano le prostituzioni di Izebel, tua madre, e le sue innumerevoli stregonerie?»

23 Allora Ioram si voltò indietro, e fuggí, dicendo ad Acazia: «Siamo traditi, Acazia!»

24 Ma Ieu impugnò l'arco e colpí Ioram fra le spalle, in modo che la freccia gli uscí trapassando il cuore, ed egli stramazzò nel suo carro.

25 Poi Ieu disse a Bidcar, suo aiutante: «Prendilo, e buttalo nel campo di Nabot d'Izreel; poiché, ricordalo, quando tu e io cavalcavamo assieme al seguito di Acab, suo padre, il Signore pronunziò contro di lui questa sentenza:

26 “Com'è vero che ieri vidi il sangue di Nabot e il sangue dei suoi figli, dice il Signore, io ti renderò il contraccambio qui in questo campo, dice il Signore!” Prendilo dunque e buttalo in quel campo, secondo la parola del Signore».

27 Acazia, re di Giuda, veduto questo, fuggí per la strada di Bet-Gan; ma Ieu gli andò dietro, e disse: «Tirate anche a lui sul carro!» E lo colpirono alla salita di Gur, che è vicino a Ibleam. E Acazia fuggí a Meghiddo e là morí.

28 I suoi servitori lo trasportarono sopra un carro a *Gerusalemme, e lo seppellirono nella sua tomba, con i suoi padri, nella *città di *Davide.

29 Acazia aveva cominciato a regnare su Giuda l'undicesimo anno di Ioram, figlio di Acab.

Izebel divorata dai cani

30 Poi Ieu giunse a Izreel. Izebel, che lo seppe, si diede il belletto agli occhi, si acconciò la capigliatura, e si mise alla finestra a guardare.

31 Mentre Ieu entrava per la porta della città, lei gli disse: «Porti pace, nuovo Zimri, uccisore del tuo signore?»

32 Ieu alzò gli occhi verso la finestra, e disse: «Chi è per me? chi?» E due o tre funzionari, affacciatisi, volsero lo sguardo verso di lui.

33 Egli disse: «Buttatela giú!» Quelli la buttarono; e il suo sangue schizzò contro il muro e contro i cavalli. Ieu le passò sopra, calpestandola;

34 poi entrò, mangiò e bevve, quindi disse: «Andate a vedere quella maledetta donna e sotterratela, poiché è figlia di un re».

35 Andarono dunque per sotterrarla, ma non trovarono di lei altro che il cranio, i piedi e le mani.

36 E tornarono a riferir la cosa a Ieu, il quale disse: «Questa è la parola del Signore pronunziata per mezzo del suo servo *Elia il Tisbita, quando disse: “I cani divoreranno la carne di Izebel nel campo d'Izreel;

37 e il cadavere di Izebel sarà, nel campo d'Izreel, come letame sulla superficie del suolo, in modo che non si potrà dire: «Questa è Izebel»”».

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