Giobbe 39 NR06

1 «Sai quando figliano le capre selvatiche? Hai osservato quando le cerve partoriscono?

2 Conti i mesi della loro pregnanza e sai il momento in cui devono sgravarsi?

3 Si accosciano, fanno i loro piccini e sono subito liberate dalle loro doglie;

4 i loro piccini si fanno forti, crescono all’aperto, se ne vanno e non tornano più alle madri.

5 Chi manda libero l’onagro e chi scioglie i legami all’asino selvatico?

6 A lui ho dato per dimora il deserto e la terra salata per abitazione.

7 Egli si beffa del frastuono della città e non ode grida di padrone.

8 Percorre le montagne della sua pastura e va in cerca di ogni filo di verde.

9 Il bufalo vorrà forse servirti o passare la notte presso la tua mangiatoia?

10 Legherai il bufalo con una corda perché faccia il solco? Erpicherà egli le valli dietro a te?

11 Ti fiderai di lui perché la sua forza è grande? Lascerai a lui il tuo lavoro?

12 Conterai su di lui perché ti porti a casa il raccolto e ti ammucchi il grano sull’aia?

13 Lo struzzo batte allegramente le ali; ma le sue penne e le sue piume sono forse di cicogna?

14 No, poiché esso abbandona sulla terra le proprie uova, le lascia scaldare sopra la sabbia.

15 Egli dimentica che un piede le potrà schiacciare, che le bestie dei campi le potranno calpestare.

16 Tratta duramente i suoi piccini, quasi non fossero suoi; la sua fatica sarà vana, ma ciò non lo turba,

17 perché Dio lo ha privato di saggezza, non gli ha impartito intelligenza.

18 Ma quando si muove e prende lo slancio, si beffa del cavallo e di chi lo cavalca.

19 Sei tu che dai al cavallo la forza? Che gli vesti il collo di una fremente criniera?

20 Sei tu che lo fai saltare come la locusta? Il fiero suo nitrito incute spavento.

21 Raspa la terra nella valle ed esulta della sua forza; si slancia incontro alle armi.

22 Disprezza la paura, non trema, non indietreggia davanti alla spada.

23 Gli risuona addosso la faretra, la folgorante lancia e la freccia.

24 Con fremente furia divora la terra. Non sta più fermo quando suona la tromba.

25 Come ode lo squillo, dice: “Aha!” e fiuta da lontano la battaglia, la voce tonante dei capi e il grido di guerra.

26 È la tua intelligenza che allo sparviere fa spiccare il volo e spiegare le ali verso il sud?

27 È forse al tuo comando che l’aquila si alza in alto e fa il suo nido nei luoghi elevati?

28 Abita nelle rocce e vi pernotta; sta sulla punta delle rupi, sulle vette scoscese;

29 di là spia la preda e i suoi occhi mirano lontano.

30 I suoi piccini si abbeverano di sangue, e dove sono i corpi morti, là essa si trova».

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