Proverbi 25 NR06

Seconda parte di proverbi di Salomone, raccolti all’epoca di Ezechia; proverbi di Agur e di Lemuel

1 Ecco altri proverbi di Salomone, raccolti dalla gente di Ezechia, re di Giuda.

2 È gloria di Dio nascondere le cose; ma la gloria dei re sta nell’investigarle.

3 L’altezza del cielo, la profondità della terra e il cuore dei re non si possono investigare.

4 Togli dall’argento le scorie e ne uscirà un vaso per l’artefice;

5 togli l’empio dalla presenza del re e il suo trono sarà reso stabile dalla giustizia.

6 Non fare il vanaglorioso in presenza del re e non occupare il posto dei grandi;

7 poiché è meglio ti sia detto: «Sali qui», anziché essere abbassato davanti al principe che i tuoi occhi hanno visto.

8 Non ti affrettare a intentare processi, perché alla fine tu non sappia che fare, quando il tuo prossimo ti avrà svergognato.

9 Difendi la tua causa contro il tuo prossimo, ma non rivelare il segreto di un altro,

10 perché chi ti ode non ti disprezzi e la tua infamia non si cancelli più.

11 Le parole dette a tempo sono come frutti d’oro in vasi d’argento cesellato.

12 Per un orecchio docile, chi riprende con saggezza è un anello d’oro, un ornamento d’oro fino.

13 Il messaggero fedele, per quelli che lo mandano, è come il fresco della neve al tempo della mietitura; esso ristora il suo padrone.

14 Nuvole e vento, ma senza pioggia; ecco l’uomo che si vanta falsamente della sua liberalità.

15 Chi è lento all’ira piega un principe, e la lingua dolce spezza le ossa.

16 Se trovi del miele, prendine quanto ti basta; perché, mangiandone troppo, tu non debba poi vomitarlo.

17 Metti di rado il piede in casa del prossimo, perché egli, stufandosi di te, non abbia a odiarti.

18 L’uomo che dichiara il falso contro il suo prossimo è un martello, una spada, una freccia acuta.

19 La fiducia in un perfido, nel giorno della difficoltà, è un dente rotto, un piede slogato.

20 Cantare delle canzoni a un cuore dolente è come togliersi l’abito in giorno di freddo, o mettere aceto sulla soda.

21 Se il tuo nemico ha fame, dagli del pane da mangiare; se ha sete, dagli dell’acqua da bere;

22 perché, così, radunerai dei carboni accesi sul suo capo, e il Signore ti ricompenserà.

23 Il vento del nord porta la pioggia, e la lingua che sparla di nascosto fa oscurare il viso.

24 Meglio abitare sul canto di un tetto, che in una gran casa con una moglie rissosa.

25 Una buona notizia da un paese lontano è come acqua fresca a una persona stanca e assetata.

26 Il giusto che vacilla davanti all’empio è come una fontana torbida e una sorgente inquinata.

27 Mangiare troppo miele, non è bene, ma scrutare le cose difficili è un onore.

28 L’uomo che non ha autocontrollo è una città smantellata, priva di mura.

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