Secondo Libro dei Re 17 NR06

Osea, ultimo re d’Israele; cause della deportazione del popolo israelita

1 Il dodicesimo anno di Acaz, re di Giuda, Osea, figlio di Ela, cominciò a regnare su Israele a Samaria, e regnò nove anni.

2 Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore; non però come gli altri re d’Israele che lo avevano preceduto.

3 Salmaneser, re d’Assiria, marciò contro di lui; Osea fu sottomesso a lui e gli pagò un tributo.

4 Poi il re d’Assiria scoprì una congiura organizzata da Osea, il quale aveva inviato dei messaggeri a So, re d’Egitto, e non pagava più il consueto tributo annuale al re d’Assiria; perciò il re d’Assiria lo fece imprigionare e mettere in catene.

5 Poi il re d’Assiria invase tutto il paese, marciò contro Samaria e l’assediò per tre anni.

6 Nel nono anno di Osea il re d’Assiria prese Samaria; deportò gli Israeliti in Assiria e li collocò in Ala e sull’Abor, fiume di Gozan, e nelle città dei Medi.

7 Questo avvenne perché i figli d’Israele avevano peccato contro il Signore, loro Dio, che li aveva fatti uscire dal paese d’Egitto, sottraendoli al potere del faraone, re d’Egitto, e avevano adorato altri dèi;

8 essi avevano imitato i costumi delle nazioni che il Signore aveva cacciate davanti a loro, e quelli che i re d’Israele avevano introdotti.

9 I figli d’Israele avevano fatto, in segreto, contro il Signore, loro Dio, delle cose non giuste: si erano costruiti degli alti luoghi in tutte le loro città, dalle torri dei guardiani alle città fortificate;

10 avevano eretto colonne e idoli sopra ogni colle elevato e sotto ogni albero verdeggiante,

11 e là, su tutti gli alti luoghi, avevano offerto incenso, come le nazioni che il Signore aveva cacciate davanti a loro. Avevano commesso azioni malvagie, provocando l’ira del Signore,

12 e avevano servito gli idoli, mentre il Signore aveva loro detto: «Non fate una cosa simile!»

13 Eppure il Signore aveva avvertito Israele e Giuda per mezzo di tutti i profeti e di tutti i veggenti, dicendo: «Convertitevi dalle vostre vie malvagie e osservate i miei comandamenti e i miei precetti, seguendo in tutto la legge che io prescrissi ai vostri padri e che ho mandata a voi per mezzo dei miei servi, i profeti».

14 Ma essi non vollero dargli ascolto e irrigidirono il collo, come avevano fatto i loro padri, i quali non ebbero fede nel Signore, nel loro Dio,

15 e rifiutarono le sue leggi e il patto che egli aveva stabilito con i loro padri e gli avvertimenti che egli aveva dato loro. Andarono dietro a cose vane, diventando vani essi stessi, e andarono dietro alle nazioni circostanti, che il Signore aveva loro proibito d’imitare;

16 e abbandonarono tutti i comandamenti del Signore, loro Dio; si fecero due vitelli di metallo fuso, si fabbricarono degli idoli di Astarte, adorarono tutto l’esercito del cielo, servirono Baal;

17 fecero passare per il fuoco i loro figli e le loro figlie, si applicarono alla divinazione e agli incantesimi e si diedero a fare ciò che è male agli occhi del Signore, provocandone lo sdegno.

18 Perciò il Signore si adirò fortemente contro Israele e lo allontanò dalla sua presenza; non rimase altro che la sola tribù di Giuda.

19 E neppure Giuda osservò i comandamenti del Signore, suo Dio, ma seguì i costumi stabiliti da Israele.

20 Il Signore respinse tutto il popolo d’Israele, lo umiliò e lo abbandonò ai predoni, finché lo cacciò via dalla sua presenza.

21 Infatti, quando egli ebbe strappato Israele dalla casa di Davide e quelli ebbero proclamato re Geroboamo, figlio di Nebat, Geroboamo distolse Israele dal seguire il Signore e li fece peccare gravemente.

22 I figli d’Israele si abbandonarono a tutti i peccati che Geroboamo aveva commessi, e non se ne allontanarono,

23 finché il Signore mandò via Israele dalla sua presenza, come aveva predetto per bocca di tutti i profeti suoi servi; e Israele fu deportato dal suo paese in Assiria, dov’è rimasto fino a oggi.

Origine dei Samaritani

24 Il re d’Assiria fece venire genti da Babilonia, da Cuta, da Avva, da Camat e da Sefarvaim, e le stabilì nelle città della Samaria al posto dei figli d’Israele; e quelle presero possesso della Samaria e abitarono nelle sue città.

25 Quando cominciarono a risiedervi, non temevano il Signore; e il Signore mandò contro di loro dei leoni, che facevano strage fra di loro.

26 Allora dissero al re d’Assiria: «Le genti che tu hai trasportate e stabilite nelle città della Samaria non conoscono il modo di servire il Dio del paese; perciò questi ha mandato contro di loro dei leoni, che ne fanno strage, perché non conoscono il modo di servire il Dio del paese».

27 Allora il re d’Assiria diede quest’ordine: «Fate tornare laggiù uno dei sacerdoti che avete deportato di là; vada a stabilirsi in quel luogo e insegni loro il modo di servire il Dio del paese».

28 Così uno dei sacerdoti che erano stati deportati dalla Samaria venne a stabilirsi a Betel e insegnò loro come dovevano temere il Signore.

29 Tuttavia ogni popolazione si fece i propri dèi nelle città dove abitava e li mise nei templi degli alti luoghi che i Samaritani avevano costruiti.

30 Quelli provenienti da Babilonia fecero Succot-Benot; quelli provenienti da Cuta fecero Nergal; quelli provenienti da Camat fecero Asima;

31 quelli provenienti da Avva fecero Nibaz e Tartac; e quelli provenienti da Sefarvaim bruciavano i loro figli in onore di Adrammelec e di Anammelec, divinità di Sefarvaim.

32 Temevano anche il Signore; e si fecero dei sacerdoti per gli alti luoghi scegliendoli tra di loro, i quali offrivano per loro dei sacrifici nei templi degli alti luoghi.

33 Così temevano il Signore e servivano al tempo stesso i loro dèi, secondo le usanze delle regioni da cui erano stati deportati in Samaria.

34 Anche oggi essi continuano a seguire le loro antiche abitudini: non temono il Signore e non si conformano né alle loro leggi e ai loro precetti, né alla legge e ai comandamenti che il Signore prescrisse ai figli di Giacobbe, da lui chiamato Israele,

35 con i quali il Signore aveva stabilito un patto, dando loro quest’ordine: «Non temete altri dèi, non vi prostrate davanti a loro, non li servite, né offrite loro sacrifici;

36 ma temete il Signore, che vi fece uscire dal paese d’Egitto con gran potenza e con il suo braccio disteso; davanti a lui prostratevi e a lui offrite sacrifici.

37 Abbiate cura di mettere sempre in pratica i precetti, le regole, la legge e i comandamenti che egli scrisse per voi; e non temete altri dèi.

38 Non dimenticate il patto che io stabilii con voi e non temete altri dèi;

39 ma temete il Signore, il vostro Dio, ed egli vi libererà dalle mani di tutti i vostri nemici».

40 Ma quelli non ubbidirono e continuarono invece a seguire le loro antiche abitudini.

41 Così quelle genti temevano il Signore e allo stesso tempo servivano i loro idoli; e i loro figli e i figli dei loro figli hanno continuato fino a questo giorno a fare quello che avevano fatto i loro padri.

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